fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Malincònia

"Goodbye Malincònia
Maybe tomorrow, I hope we find tomorrow"

cantava Tony Hadley insieme a Caparezza.
 
Io sono un diversamente malinconico. Nel senso che ho una malinconia latente di fondo che mi ha accompagnato e mi accompagnerà per tutta la vita. Non la reputo una cosa negativa, anzi mi aiuta a superare i momenti brutti. 
Perché io sono profondamente innamorato della vita.
E’ un po’ difficile da spiegare. Quando sono giù passo da momenti in cui vorrei spaccare i muri a testate a momenti in cui non mi scollerei dal non-fare-niente (ma proprio nientenienteniente, neanche accendere la tv in sottofondo). E questo penso che sia una cosa normale, o comunque comune. Poi sprofondo nella malinconia.
 
Cecco Angiolieri scrive:
La mia malinconia è tanta e tale,
ch’i’ non discredo che, s’egli ’l sapesse
un che mi fosse nemico mortale,
che di me di pietade non piangesse.
 
Ma non ci resto più di tanto. Come ho detto: è difficile da spiegare. Non sono come un Leopardi che viveva interamente in questo triste sentimento ed era prigioniero dell’abisso. A me serve andarci, per recuperare le forze e tornare a galla: sono un sommozzatore della malinconia, uno speleologo che esplora gli anfratti più oscuri… ma poi torna al sole. Non sono un decadentista, anzi proprio io sono un inguaribile ottimista. Così come mi rifugio nei bassifondi, ho la ferma fiera e forte consapevolezza che la vita è strabella e che tutto andrà sicuramente per il meglio. 
Diciamo che sono un malinconico cronico al 5% (come la miscela). QB (quanto basta).
 

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Vadoavaduz

E’ lunedì, piove, non mi sento tanto bene e io vado a Vaduz.
Così incontro gente nuova, faccio spaziare il pensiero. Ma poi aspetto, troppo lontano.
Oggi è martedì, c’è nebbia. Ho un gran male di testa e vado a Vaduz.
Prendo il primo treno, vado in stazione. Ma poi non parto, ci metto troppo tempo.
Oggi è mercoledì, fischia come fischia il vento! Mi sono svegliato male e vado a Vaduz.
Guardo gli orari degli aerei, ma non ci sono troppi scali vicino. Meglio se resto.
Oggi è giovedì, anche se mi fa male la schiena e nevica, io mannaggia vado a Vaduz.
Prendo l’auto e faccio il pieno. Però non ho i pneumatici giusti, e quanto costa il gasolio!
Oggi è venerdì, finalmente vado a Vaduz, così mi passa il mal di pancia.
Chissenefrega del terremoto, tanto io parto. Oppure no. Forse no.
Oggi è sabato, è quasi festa e io vado a Vaduz.
Ma che lingua parleranno là? Io non parlo il tedesco. E mi sa che non c’è l’Euro.
Oggi è domenica, e sto ancora aspettando di andare a Vaduz.
Ma quello che cerco non è in Liechtenstein, tutto ciò di cui ho bisogno è qui.

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Inadeguato

Vorrei esser come quelli che al ristorante sembrano giudici di MasterChef: brillanti e sicuri di sé, con la carta dei vini esperti come sommelier. E le fidanzate sognanti e affascinate da tanta classe che le vizierà, al fuoco di un camino con un ballon in mano.. non come me che ordino una Bud!
Davvero: che peccato. Sono un ragazzo inadeguato. Lo sono sempre stato: un po’ fuori posto un po’ sbagliato. Non sono mai cambiato: sono un ragazzo inadeguato. Anche se son cresciuto sono rimasto un po’ sfasato.
Mi piacerebbe essere cool, vestito come un uomo-copertina di GQ, elengatissimo anche in jeans, un po’ selvaggio un po’ ribelle come Steve McQueen. L’accessorio giusto a mio agio in ogni posto, dall’oasi nel Sahara all’happy hour. Mentre io mi specchio e qualsiasi cosa metto c’è sempre qualche cosa che non va.
Davvero che peccato “Sei un ragazzo inadeguato“. Lo sono sempre stato: un po’ fuori posto un po’ sbagliato. Non sono mai cambiato: sono un ragazzo inadeguato. Però tutto sommato è il mondo che è un po’ complicato.

 

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Gli anni d’oro

Lo so che fa schifo, che è ridicolo, inascoltabile, fa ridere, anzi fa piangere tant’è brutto… ma è un esperimento, tutto qui. Specialmente per me stesso. E ormai non ho più vergogna di niente.

cinquemila di benza
altrimenti siamo senza
lanciati sulla strada
e dove andiamo pazienza
ricordo per chiamare 
non avevo il cellulare 
la musica fra non era tutta uguale
dovrei fare le somme 
sembra che non so contare 
perfino alla mia famiglia 
non so più che raccontare 
da quando sono grande
ora vivo alla grande
mi credono diverso 
e si fan tante domande
pero io mi ricordo le giornate
in strada coi miei fratelli 
su un'auto scassata che 
a noi sembrava un'audi
ricordo le serate
su al parchetto o al giardinetto
oppure su al kursaal
stanchi su quel divanetto
le uova a carnevale
cioccolata a natale
io ti guardo e tu mi guardi 
dov'è che vogliamo andare?
se finisce 'sta benzina
metti su la cassettina
il trono era una panchina 
vorrei tutto come prima 

passano gli anni e io non metto
questa testa a posto 
sempre più deciso a fare festa
ed il cappello in testa
ho un po' più di esperienza 
qualche segno in più sul corpo 
qualche amico l' ho lasciato 
per la strada 
qualcun altro é come morto 
ora l'auto é un'auto grande 
per il resto frate 
sono diventato zio 
e lo zio é diventato padre 
in quanto a voglia sono un colosso 
perché ho ancora la fame addosso 
e fra mi scasso ancora 
ogni volta che posso 
peró ricordo ieri 
avevo piu amore e più amici veri 
oggi ho soltanto più menate soldi e pensieri 
ho quei giorni nella testa 
una bottiglia ed era festa 
la scuola mi bastava saltarla 
che mi sentivo gangsta 

ma lei ha gli occhi più grandi 
che abbia mai visto 
é dentro ogni rima d'amore 
che partorisco
siamo un re ed una regina 
un bambino ed una bambina 
ricordo d'estate su quella panchina
t'ho detto cose mai dette prima

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Cybergames

Dopo tanti articoli che ho letto in rete sui crimini informatici, voglio tentare io un reportage. Mi sono imbattuto in un sito di presunti hacker che sostengono di poter trovare password (di email, di facebok, di twitter, ecc) a pagamento.

No, non preoccupatevi, la vostra sicurezza non è in pericolo. Perchè? Primo perchè chi avesse le capacità di fare queste cose certo non le pubblicizza su internet, se le tiene per se o le gira al mercato nero. Un po’ come se uno vendesse droga o armi su ebay! Poi perchè al giorno d’oggi riuscire a trovare una password è praticamente impossibile. Mi spiego meglio: anche io in passato sono stato vittima di "furto" di password, da parte del mio allora capo, ma lui per farlo ha dovuto agire sul file che contiene password. Le ha fatte analizzare da un programma apposito e…zak! Trovata. Qui stiamo parlando invece di scoprire password di servizi on line, di cui non si ha a disposizione il file della password, ma bisogna "tirare a indovinare". Quindi, a parte il fatto che anche se si usasse un programma automatico di generazione password ci si metterebbe un’infinità di tempo, poi bisogna considerare il fatto che i gestori dei siti (gmail, facebook, twitter) non si fanno mica fregare così facilmente. Per prima cosa controllano se l’utente si sta collegando via web o in altro modo, poi se notato qualcosa di sospetto (tipo sbagliare la password 1000 volte di fila!) sospendono l’account. E poi non notate che spesso, quando dobbiamo collegarci, dobbiamo inserire anche altri codici o cose simili? Quindi state pure tranquilli. A meno che non caschiate nel phishing: quelle email fasulle che vi chiedono di inserire i vostri dati…e  voi li inserite!!!

Dicevo, ho trovato questo sito e nei prossimi giorni mi diletterò a chiedergli di scoprire password di email e cose simili, di gestori famosi come Gmail, Tiscali, Fastweb, ecc. Vediamo cosa si inventano. Poi vi farò sapere come è andata. Stay tuned :-)

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E…

Estate 2008. Anzi Agosto 2008. Pensavo fosse una cosa sopportabile. La nostalgia. E invece. Non c’era attimo della giornata in cui la mia velocità di pensiero non fosse al cento per cento.

E… Vuoi da bere. Vieni qui. Tu per me. Te lo dico sottovoce. Amo te. Come non ho fatto in fondo. Con nessuna. Resta qui un secondo.

Al mattino sveglia alle 8. Una veloce colazione. Poi in auto di corsa a caricare scaricare. Per le 9 circa avevo finito. Avevo davanti parecchie ore.

E… Se hai bisogno. E non mi trovi. Cercami in un sogno. Amo te. Quella che non chiede mai. Non se la prende. Se poi non l’ascolto.
 
Qualche messaggio scritto. Di fretta. Con smania. E qualche messaggio ricevuto. Letto tutto d’un fiato. E poi riletto. E riletto riletto ancora. 
 
E… uo… e…. Sei un piccolo fiore per me. E l’odore che hai. Mi ricorda qualcosa. Va bè… Non sono fedele mai. Forse lo so.
 
Alla sera. Prima di mettere via. Una telefonata. Minuti che parevano ore. Oppure microsecondi. E dopo mettevo via con forza rinnovata.
 
E… Quando sento. Il tuo piacere che si muove lento. Ho un brivido. Tutte le volte che il tuo cuore. Batte con il mio. Poi nasce il sole… 
 
Quando avevo finito. Andavo in casa. Stanchissimo. Mi buttavo sul letto. Per riposare un’oretta. Troppo stanco per dormire.
 
E… uo… e…. Ho un pensiero che parla di te. Tutto muore ma tu. Sei la cosa più cara che ho. E se mordo una fragola. Mordo anche te. 
 
Non avevo una radio. Solo un lettore CD/DVD. Mettevo su sempre lo stesso disco. Una raccolta di canzoni. La sua. E tutte le sere partiva questa canzone.
 
uo… E… Sei un piccolo fiore per me. E l’odore che hai. Mi ricorda qualcosa. Va bè… Non sono fedele mai. Ora lo so.
 
E ancora adesso. Che sono passati cinque anni e mezzo. Ogni volta che parte questa canzone. Io torno all’estate del 2008. E non vedo l’ora che arrivi lunedì !
 
Lunedì 11/8/2008
 
 

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Le 4 leve del marketing mix

Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Quarantaduesima puntata

Per entrare in un mercato occorre una combinazione di variabili più o meno controllabili dalle imprese per raggiungere i propri obiettivi. Per fare questo occorre vendere il giusto prodotto, al giusto prezzo, attraverso i giusti canali e con un adeguata campagna di comunicazione e promozione.

  • Product. Questa variabile è formata dalla qualità del prodotto, la confezione, il design, i servizi offerti, la marca, le garanzie, la varietà. La differenza non la fanno solo gli aspetti fisici, ma anche (e di frequente soprattutto) gli aspetti non fisici del bene venduto.
  • Price. Il prezzo è un fattore determinante. Non deve essere troppo alto – per non scoraggiare gli acquisti -, ma neppure troppo basso – per non perdere profittabilità o svalutare l’immagine dell’impresa o del prodotto (Nel 1993 la Philip Morris annunciò la riduzione del 20% delle sigarette Marlboro, per tentare di competere con prodotti più economici di altre marche. Il titolo crollò in borsa, facendo perdere 13 miliardi di dollari di capitalizzazione a causa anche della paura della riduzione del valore del marchio. Fonti: N.Klein, “No Logo”, Baldini e Castoldi, 2000 e H. Simon, D. Zatta, “Strategie di pricing”, Hoepli, 2006). La formazione del prezzo è influenzata da numerosi fattori: i costi, gli obiettivi, la domanda di mercato, concorrenza, il tasso di cambio, la legislazione vigente, ecc. Il prezzo ideale è quello più alto possibile che il cliente sarebbe disposto a pagare. Una pratica attuabile solitamente in regime di monopolio è la cosiddetta “discriminazione di prezzo”, ossia la vendita a prezzi diversi ad acquirenti diversi. Ad esempio concedendo sconti per particolari tipologie di clienti (anziani, bambini) o per elevate quantità di beni acquistati. Se un venditore opera una discriminazione perfetta riesce a vendere ad ogni cliente al prezzo che egli è disposto a pagare. In questo modo può vendere sia a chi è disposto a pagare meno sia a chi è disposto a pagare di più. Un esempio di questa tecnica di vendita è attuata dalle compagnie aeree low cost che propongono prezzi allettanti per i primi posti disponibili sul volo, alzandoli progressivamente al numero di prenotazioni. In questo modo i primi clienti, che sono disposti a prenotare con largo anticipo, otterranno un prezzo basso, consono alle loro aspettative, mentre i clienti dell’ultimo minuto, che hanno uno stringente bisogno di quel volo e sono quindi disposti a spendere molto di più, avranno esattamente un prezzo appositamente elevato.
  • Place. La variabile relativa alla distribuzione concerne i vari metodi di trasporto e stoccaggio delle merci, e sul come renderle disponibili ai potenziali clienti: ottenere che i giusti prodotti siano nei giusti posti nei tempi e nelle situazioni giuste. È una variabile che interessa i canali di distribuzione, la copertura, l’assortimento, la gestione delle scorte, la logistica, e così via.
  • Promotion. È l’arte di comunicare col pubblico, fornendo informazioni e promuovendo il prodotto per convincere il cliente ad acquistarlo. È l’insieme della pubblicità, degli strumenti di promozione, delle relazioni pubbliche.

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nnmivedi

Sono il vento tra i tuoi capelli

Sono il punto in fondo alla frase.

Sono il sole d’inverno

So parlare la voce delle rocce

So ascoltare i sospiri degli alberi

So cavalcare i raggi del sole

Sono in fondo al vuoto che hai dentro

Sono nell’ombra che ti sto seguendo

Sono in ogni goccia di pioggia sul tuo viso

 

(da "Randagio" – nessuno – 2004/2008)
 

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buonanno

buonanno a me buonanno sperando che questo duemilaquattordici sia un buonanno e non come il duemilatredici buonanno a tutti voi che state leggendo buonanno a mio papà buonanno anche a chi non sta leggendo e non leggerà mai buonanno ai miei compagni di scuola delle medie buonanno ai mie ex colleghi arbitri di calcio buonanno ai miei amici estivi di quando ero bambino buonanno a mia sorella buonanno al mio gatto buonanno a tutta la compagnia dei maestri buonanno ai miei compagni di sci buonanno ai mie amici londinesi buonanno a quelli del baratta buonanno a tutti i miei amici che non posso elencare perchè sono tanti o forse troppi e quindi buonanno a tutti ma proprio tutti buonanno a mio fratello buonanno a quelli che ogni tanto ci sentiamo al telefono buonanno a quelli che magari una volta per caso ci siamo sentiti ancora su facebook e buonanno anche a quelli che non ci siamo mai più sentiti ma io me li ricordo sempre buonanno a tutti i clienti del mio negozio buonanno a quelli che venivano al malaspina buonanno a tutti i brallesi buonanno a quelli che venivano a ballare con me al rolling stone buonanno a tutti i commercianti di voghera buonanno agli amici degli amici buonanno a tutti gli zii e cugini che ho che sono innumerevoli buonanno a tutti i miei fornitori che spesso sono anche amici buonanno a tutti quelli che mi dimenticherò di citare sappiate che vi penso lo stesso e il buonanno ve lo auguro strabello buonanno a mia mamma buonanno ai miei clienti ebay sparsi per l'italia e per il mondo buonanno a quelli della palestra buonanno ai miei colleghi di milano buonanno a chi conoscerò in questo nuovo anno buonanno ai miei nipoti buonanno a chi mi sta sulle palle buonanno a tutti quelli con cui ho avuto a che fare in questi tanti anni alcuni buonanni e altri malanni ma sempre anni sono stati buonanno a chi veniva al milleluci buonanno a tutti quelli che ho incontrato ieri oppure oggi buonanno ai miei nonni buonanno a tutti quelli che hanno lavorato con me e buonanno a quelli che ci lavorano ancora buonanno agli amici del calcetto che non ho perchè non gioco a calcetto buonanno ai miei amici di penna buonanno ai cantanti che con le loro canzoni mi fanno stare bene o perlomeno meglio buonanno a tutti i poliziotti che mi hanno fermato nella mia vita buonanno a tutti professori che ho mai avuto buonanno anche ai miei compagni di università sia a ingegneria che a economia siete stati fondamentali buonanno a tutti i baristi o i pizzaioli o i camerieri o cuochi o altro che mi hanno ospitato nei loro locali e mi hanno fatto stare bene buonanno a quelli che hanno festeggiato capodanno buonanno a quelli che giravano con me sulla tipo buonanno a chi crede come me che questo duemilaquattordici sia un buon anno buonanno a tutti ma proprio tutti belli e brutti buonanno alla Madonna che oggi è la sua festa e infatti è l'unica cosa che scrivo in maiuscolo nella speranza che ci protegga tutti buonanno a quelli coi quali ci siamo mai scritti un esseemmeesse buonanno a chi ci crede buonanno a chi ha mai fatto una foto con me buonanno a quelli delle elementari buonanno a chi mi dice buonanno.

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Gli sbattimenti della vita (3)

  1. clicchi su "Esci" senza aver prima salvato
  2. un attacco di singhiozzo al cinema
  3. quando la bustina del tè cade interamente nella tazza
  4. quando al ristorante chiedi il pane e non te lo portano
  5. gli ospiti che non se ne vanno mai
  6. piegare le lenzuola con gli angoli
  7. quando non trovi l’apribottiglie
  8. le vecchiette che ti passano davanti dal salumiere
  9. i gabinetti dei treni
  10. quelli che ti restituiscono i libri prestati con sottolineature o "orecchie"
  11. pungersi con l’ago mentre si cuce
  12. addormentarsi con le lenti a contatto negli occhi
  13. gli automobilisti che non usano le frecce
  14. i bicchieri nuovi con l’adesivo che non viene via
  15. quando il latte esce dal pentolino
  16. quelli che non ringraziano dopo che gli hai tenuta aperta la porta (la prossima volta te la lascio sul muso)
  17. i tafani
  18. i call center che chiamano per dirti sempre le stesse cose
  19. quelli che qualsiasi cosa hai comprato loro sapevano dove comprarla ad un prezzo più basso
  20. i cani che ti annusano
  21. quando ti manca una sola parola per finire il cruciverba e proprio non la sai
  22. l’unica volta che vai contromano di sicuro arriva subito uno dalla parte giusta
  23. i commessi del reparto elettronica che non sanno come funzionano i prodotti che vendono
  24. le gengive che sanguinano
  25. bruciarsi la lingua
  26. le briciole che finiscono sul burro
  27. il golfini che sanno di naftalina
  28. aprire la cassetta delle lettere piena e trovare solo pubblicità o bollette
  29. gli uffici che rimangono aperti un paio di ore alla settimana
  30. una macchia sulla cravatta
  31. quelli che in coda alla seggiovia ti passano sugli sci
  32. le ciglia negli occhi
  33. quelli che si mettono troppo profumo
  34. perdere il telefono proprio quando lo hai messo su "silenzioso"
  35. aspettare una telefonata che non arriva
  36. dividere il conto del ristorante in parti uguali quando hai preso solo un antipasto e c’è invece chi si è strafogato di cibo
  37. quelli che applaudono quando l’aereo atterra
  38. quelli che quando ti allontani (perchè vuoi andartene) ti vengono a parlare ancora più vicini
  39. i passaggi a livello
  40. i bar che servono il caffè tiepidino
  41. i cocktail che sono quasi tutto ghiaccio
  42. quelli che non chiedono mai scusa
  43. mordersi la lingua
  44. svegliarsi al mattino più stanchi della sera
  45. aprire il frigo e vederlo desolamente vuoto
  46. prendere una scorciatoia e perdersi
  47. perdere una lente a contatto
  48. quelli che ti dicono come va a finire ul libro che stai leggendo
  49. accorgersi si dove uscire di nuovo quando ti sei appena messo in relax sul divano
  50. quelli che a capodanno fanno "copia e incolla" coi messaggini e poi "invia a tutti"

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Neve nel cuore

Scende la neve. Lieve lieve. Scende la neve. E’ bello vedere quei fiocconi che cadono così lentamente. E tutto diventa più silenzioso: un silenzio bello, che rende più vicini. E i fiocchi si posano sul manto già bianco, si sommano, si compongono e creano una coltre magica. E’ magica la neve. E’ fredda, fastidiosa, brutta, pericolosa, ma è anche magica. Può essere bella, scintillante, radiosa. E poi è buona la neve. Mantiene la vita. Il proverbio dice "sotto la neve pane". Perché il grano viene riparato dal gelo invernale grazie alla neve. La neve può essere portata dal vento: gli spifferi portano qualche fiocco sotto ai cornicioni, nelle cascine, nei portichetti. La neve ricopre le auto, entra dalle finestre rotte delle cantine, imbianca i tetti. Può entrare anche nel cuore. Lui che è rosso si colora di bianco. Sembra magari congelato, ma sappiamo bene che non è così: sotto la neve c’è la vita. La neve serve proprio a quello. E quindi quando la neve si scioglierà il cuore, ancora vivo, tornerà a battere. Più forte di prima.

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Illusione

 Ecco un’illusione ottica: voi ci credete che i quadrati A e B siano dello stesso identico colore?

No? Non ci credete? Beh dovete ricredervi: guardate l’immagine animata qui sotto.

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Buonanotte (1996)

La notte è diversa.
La notte è vita,
è piena di progetti,
tutto è buono tutto è giusto.
Il mondo è tuo.
Ti togli la maschera,
vedi tutto con occhi buoni.
Non hai problemi di notte,
fai solo quello che vuoi.
La notte di pace
La notte spietata
La notte frivola
La notte assassina
Forse è solo un sogno
che ci manda la luna,
oppure è stato un bacio
che ci ha dato la fortuna.
 

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La lana e la pecora

Caro Stato (Governo / Fisco / Agenzia Entrate / Equitalia / IRPEF o come vuoi essere chiamato)

Ricorda: se tosi la pecora otterrai sempre la lana.

Ma se sei ingordo e vuoi mangiare anche la carne di pecora e la uccidi, nei prossimi anni non avrai neanche più la lana.

Buone feste!

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Rita

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