fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Assistente sociale

Spesso in negozio mi sembra di essere un assistente sociale perchè mi si presentano i più svariati personaggi, ognuno con la propria triste staoria da raccontare. Chi chiede carità, chi lavoro, chi vestiti, chi offerte, ecc. Credetemi, sono una quantità impressionante, in media 3 o 4 al giorno.

Putroppo, mi duole dirlo, si comportano come i piccioni: più li aiuti e più pretendono di essere aiutati in futuro. Quante volte mi è capitato di non comprare l’accendino al venditore ambulante e sentirmi mandato a fanculo!

Sentite questa: una sera sto per chiudere, ho già chiuso le porte e ho dato una sistemata alle vetrine. Sto facendo i conti della cassa quando un brutto ceffo bussa alla porta. Gli faccio segno di ritornare un’altra volta. Lui insiste e dice di voler parlare con mio padre, che era li con me. Allora lui esce e si mettono a parlottare. La scena non mi era nuova, succede spesso. Un po’ perchè mio papà ha la pazienza di Giobbe, cosa che sicuramente non ho ereditato, io mi infiammo come la genitrice (e amo farlo ;-), un po’ perchè da sempre retta a tutta una sorta di strani personaggi: disgraziati, disadattati, irregolari, ecc.
Dopo dieci minuti esco dal negozio, anche perchè erano le 20 e alla sera dovevo uscire. Il tizio inizia ad attaccare bottone anche con me e mi spara una torta incredibile, piagniucolando, dicendo che le ultime notti le ha passate sulla panchina, che i servizi sociali non lo aiutano più, che ha fame freddo sete sonno e voglia di cambiarsi. Io sono in luna buona, mi impietosisce, si mette quasi per terra a supplicarmi. Mi chiede 70 euro. Gli dico che una cifra così se la scorda, apro il portafoglio e, in un impeto di generosità, gli lascio un deca.
Lo so che sono tanti, lo so lo so, non so cosa mi è successo, sembrava proprio sincero, ha giurato e spergiurato che appena poteva me li avrebbe ridati. Ovviamente non gli ho creduto, ma una medievale convinzione di aver espiato in tal modo una fettina di colpe e peccati mi ha spinto a tal cosa.

Mio padre allora gli dice di presentarsi il mattino dopo, così si sarebbe fatto dare una mano a spostare dei mobili. C’era un garage da ripulire di vecchie cose e così questo personaggio è risultato utile.
Questo era venerdì. Domenica vado a Brallo e me lo ritrovo la. In pratica era stato tre giorni con i miei, aiutando mia mamma a fare dei lavori (lei ne ha sempre da fare: togliere la copertura di un gazebo, spostare divani, fare il cemento, trasportare tegole, ecc). Sembrava contento, mi diceva che finalmente aveva fatto dei pasti regolari per tre giorni, aveva dormito in un letto e mia mamma gli aveva anche lavato i vestiti. In più si era beccato un centone per il lavoro, che sommato ai miei diventava un centodieci. Mica male.

Ieri il piccione è tornato a cercare le granaglie in negozio: e no caro mio, la pacchia è finita, aiutati che il ciel ti aiuta, mica sono il tuo spacciatore di denaro… Lui gironzola tutto il giorno davanti e dentro il negozio, in attesa del passaggio del mio vecchio, dicendomi che hanno un appuntamento. Che palle. Io in negozio avrei anche da lavorare. Quando ci sono i clienti dovrei servirli, non è bello dover controllare anche questi loschi figuri a piede libero. Quando non ci sono clienti avrei dovuto scaricare la macchina, sistemare il magazzino, ecc ecc. La gente non si rende conto di quante cose ci sono da fare in un negozio, mica trovo la pappa pronta. Spesso ci passo le serate a mettere a posto. E quello invece che mi fa le menate, che avrebbe bisogno di soldi, ecc ecc. Ho capito ragazzo mio, ma che ci posso fare?? Dopo qualche ora non lo sopporto più e lo spedisco fuori, eccheccavolo! Non siamo al riformatorio, siamo in un negozio, diamine. Alla fine si trovano e si parlano.
Poi alle 20 non so come riesce ad avere il mio numero di cellulare e mi chiama incazzato dicendo che mio padre l’ha preso in giro, l’ha sfruttato, che lui è stato in galera e non ci mette niente a dargli una coltellata, ecc. Io lo mando a cagare in diretta internazionale.
Alle nove arriva a casa il babbo dicendo che ha trovato il tizio in via Emilia, che diceva che 100 euro erano pochi per 3 giornate di lavoro, ecc. Si era già dimenticato dell’ospitalità ricevuta, dei pranzi, dei vestiti, ecc. Risultato, gli da altri 50 euro e lui per tutta risposta lo insulta ancora, lo minaccia e poi va a pagare il conto del bar li vicino: 16 euro.

Cosa?? Ma brutto pezzo di merda, non hai neanche i soldi per cambiarti le mutande e spendi 16 euro in bere?? Ma gran figlio di una puttana.
Come i cani rabbiosi, gli porti il cibo e ti morsicano. Pensi che io sia tranquillo sapendo che i miei genitori possano frequentare questa gente? Quanto ci metterebbero a tirar fuori un coltello? Nulla.

Questo è solo uno dei tanti esempi che potrei raccontarvi, cari amici che lavorate in ufficio e votate Prodi, perchè non sapete come gira il mondo qui fuori. Voi che chiamate lager i centri di prima accoglienza e sfruttatori quelli che aiutano questi ingrati.
E poi mi parlano di razzismo: ma scusa ho già tanti rompicazzo delinquenti qui a Voghera, ma proprio dal Marocco devono venire a minacciarmi?
Poi se ci scappa il morto non lamentatevi, coglioni.

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No Logo

In negozio, tra le altre cose vendo scarpe sportive (sneakers), quelle che vengono anche chiamate “scarpe da ginnastica” e, tanto tempo fa, “scarpe da tennis” (El Purtava I Scarp Del TennisEnzo Jannacci)

L’altro giorno entra una signora di circa 50 anni, a chiedere un paio di scarpe per il marito e addocchia subito delle scarpe Nike, nere, col collo alto. Mi chiede il prezzo: 49 euro. Troppo, dice lei, suo marito le usa per lavoro, vuole spendere poco. Benissimo signora, ho scarpe da 40, 35, 30 euro! E non di sottomarche sconosciute, ma Puma, Adidas, Lotto, Le Coq Sportif (a chi sta sorridendo leggendo quest’ultimo brand dico di andare a controllarne i prezzi nei negozi specializzati, per non dire in Francia!!!).
Tornando al discorso: la signora trova un difetto per ogni modello che gli mostro: troppo alto, troppo basso, senza suola, troppo colorato, troppo bianco, troppo scuro, troppo pesante, troppo leggero, ecc.. e torna sempre su quel paio di Nike. Mi chiede più volte se posso dargliele al prezzo delle altre.
Signora, se vuole il “baffetto“, deve pagare di più. Se lo sapessoro gli strateghi dell’Adidas… Scarpe Adidas nuove di pacca, campionario Autunno inverno, non ancora uscite nei negozi a 35 euro NO e scarpe Nike in finta pelle, pesanti, modello di due anni fa 49 euro SI. La gente è matta, credete a me, quel baffetto se lo farebbero tatuare anche nelle parti intime, così godono di più.

Alla fine se ne va.
Torna il giorno dopo e ripete la stessa scena: Mio marito le usa per lavoro, voglio spendere poco… però voglio le Nike!
Anche io volevo spendere 15mila euro e volevo la Ferrari, ma non me l’hanno data!!! Così compra un paio di Puma.

Torna il giorno dopo ancora a cambiarle perchè la misura non è giusta e si decide finalmente a prendere le sue meravigliose Nike dandomi la differenza… e già perchè le Nike non fanno male ai piedi, sono Nike!!!

Ma razza di ignorantoni… Alla Nike dovrebbero dare il premio Nobel per l’economia, fanno scarpe di plastica in Cina, Vietnam e quei posti li, le vendono care come il fuoco…. e la gente le compra!!! Se Prodi fosse sponsorizzato Nike manderemmo giù anche la finanziaria.

Altro aneddoto: un’altra signora ha preso un Pile misura Junior che non le andava neanche bene, ha speso 30 euro anzichè venti degli altri pile perchè…. perchè sul davanti c’era il baffetto Nike!
Io ovviamente moralmente me ne frego, anzi pompo la cosa, perchè sono un commerciante e se la gente vuole un prodotto io gli vendo un prodotto, ma dentro di me penso sempre: “quanto siete coglioni“. E il bello è che poi sono convinti, mi dicono cose come “Ah, comode come le Silver non ce ne sono…”. Ma va caghèr.
Giustamente, se la gente brama per dare soldi alla Nike, la Nike deve prenderli, anzi tanto di cappello, sono dei maghi del marketing.

Avete letto No Logo di Naomi Klein? Se no, fatelo. Scoprirete per esempio che la ditta del baffetto non possiede neanche una fabbrichetta, ma solo uffici e laboratori di marketing, dove pensano alle campagne, alle sponsorizzazioni, alle iniziative, e un grappolo di designer che pensano ai nuovi modelli.
In pratica loro sono proprietari di una sola cosa: il marchio (e il baffetto).
Potrebbero fare della merda, marchiarla e venderla. E la venderebbero (vi ricordate la merda d’artista di Manzoni?).

Sono emblematiche le pubblicità di questi giorni che coinvolgono gli atleti della nazionale di calcio: alla tv ne ho vista una dove pubblicizzavano un gelato, una fantomatica “Coppa Cannavaro“, ma in realtà era la pubblicità Nike.
Ma la cosa che più mi ha allibito era la pubblicità a tutta pagina sulla Gazzetta. Era disegnato un armadio con braccia, testa, gambe e scarpe da calcio. E la scritta “Armadi Materazzi, testati contro le testate” (una roba del genere). Ho mostrato la pagina a mio papà, 76 anni e gli ho chiesto che pubblicità era, mi ha risposto: “NIKE“. Eh si, perchè in mezzo alle scritte faceva capolino il baffetto, anche se la parola “Nike” non compariva da nessuna parte. Allucinante, siamo plagiati. Tutti.

Siamo come i cani di Pavlov.

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Esco a fare due passi

Ho finito da poco il suddetto libro di Fabio Volo. Molto carino come libro, scritto in un linguaggio semplicissimo parla di una persona semplicissima che scrive una lettera a sè stesso 5 anni dopo.

Cosa c’è di bello in tutta questa semplicità? Durante la lettura ho trovato tantissimi momenti di vita quotidiano, dove mi sono fermato e ho pensato: “succede anche a me!, uguale uguale!”. Ecco alcuni esempi.

Ho eliminato il più possibile le donne McDonald’s per esempio, quelle che ti fai quando l’ormone ti assale, quando sei super eccitato, quando lo sperma ti annebbia la vista; quelle che ti fai perchè hai fame, fame, fame, ma sai già che poi ti pentirai. Come quando appunto vado da McDonald’s e mentreo ordino il Big Mac non vedo l’ora di mangiarlo e poi subito dopo mi odio per esserci andato (a volte ne mangio anche due)

Quando devo scendere dalla macchina e l’autoradio sta suonando un pezzo che mi piace, non riesco a spegnerla, devo aspettare che finisca e se proprio sono in super ritardissimo, per spegnere devo sfumare abbassando piano piano il volume

Mi sa che prossimamente ne citerò altri pezzi nel mio blog.

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Giuda Ballerino!

Dylan Dog compie 20 anni, auguri!!!
Io ho iniziato a leggerlo, per caso, nel 1991… e da allora non ne ho saltato uno. C’è chi dice che ormai le storie non sono più quelle di una volta. Forse è vero (ma allora nessuno dovrebbe più leggere Tex Willer!!!), forse siamo noi che siamo cambiati… e nella zona del crepuscolo le cose sembrano sempre tutte uguali a sè stesse…

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Extrapassaporto

Stavo leggendo un articolo su Vogheranews. Io lo dico da alcuni anni: un’idea per risparmiare sarebbe quella di procurarsi una cittadinanza straniera, ovviamente extracomunitaria, preferibilmente di un paese nordafricano o est-europeo. Dove sono i risparmi? Beh non paghi più multe, biglietti del tram, autobus, corriere, treni, metropolitana, non paghi parcheggi, canone rai, ecc. Inoltre puoi pretendere di passare davanti in molte file, specialmente in pronto soccorso. Con noncuranza… oppure con prepotenza, l’importante è il risultato. Tanto, cosa ti possono fare? Nulla.

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a 90

Non è la sigla di una qualche autostrada, è la posizione in cui si sono messi i responsabili dell’annullamento di un’opera di Mozart a Berlino.

Motivo? Durante l’oopera venivamo mostrate le teste mozzate di Nettuno, Budda, Gesù e Maometto. E già, e allora per non offendere la sensibilità dei maomettani hanno annullato tutto.

Ma di Gesù Cristo non gliene fotte un cazzo a nessuno? E il povero Budda? E se io fossi un seguace di Nettuno, Giove e compagnia bella? Quasi quasi al primo che dice “per Bacco” gli butto una bomba in garage!

Ma qui stiamo sfiorando il ridicolo, l’autocensura. Perchè abbiamo PAURA ! Siamo sottomessi a questi ricatti ideologici. Io, tedesco, a Berlino, non posso rappresentare Mozart, grande esponente della musica “germanica” (visto che era austriaco), perchè ho paura delle ritorsioni. Come al solito per eccesso di antirazzismo si viene a creare un razzismo alla rovescia, dove i discriminati sono i padroni di casa.

Quasi quasi direi di distruggere tutte le chiese, perchè non si sa mai che qualcuno passi di qua e possa offendersi!!!

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Ho fatto le scarpe al benzinaio

Ieri mattina sono andato da un mio abituale fornitore, dove ho trovato alcuni articoli interessanti (detto così sembra che io faccia lo spacciatore!!!), tra i quali delle scarpe da calcetto di una nota marca sportiva.

Al ritorno mi sono fermato in autostrada in un’area di servizio per fare benzina. Mentre mi servivo al fai-da-te il benzinaio ha notato le scarpe e ne ha voluto provare un paio, richiamando l’attenzione anche dei suoi colleghi. Così mentre io facevo rifornimento (addirittura si è fermato un cliente chiedendomi il pieno, visto che ero l’unico che stava lavorando!) loro provavano.

Risultato: 4 paia di scarpe vendute. A prezzi stracciati, giusto per ripagarmi, col guadagno, dei 20 euro di gasolio.

Anche questo è un lato divertente e interessante del mio lavoro: adesso da quel benzinaio tutti indossano le mie scarpe!

benzinaio

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Il capo non sa nulla

Non vi sembra strano che l’ex capo della sicurezza Telecom, Giuliano Tavaroli, spiasse mezz’Italia e il Presidente Tronchetti Provera non ne sapesse niente di niente?

Non vi sembra strano che Lazio, Milan, Juventus, Fiorentina, Reggina, sono state condannate e solo un arbitro (De Santis)? Ci crediamo che il solo De Santis era in grado di sconvolgere le sorti del campionato?
Mi ricorda il caso in cui Vanni era stato condannato per essere il compagno di merende di Pacciani, mentre Pacciani era stato liberato. Fantastico.

Non vi sembra strano che Tanzi si stato arrestato per aver combinato casini in Parmalat, mentre Moggi e Giraudo solo deferiti alla giustizia sportiva? La Juventus è una spa o mi sbaglio? E per esempio Lotito non controlla una società queotata in borsa? Contro di lui nessun provvedimento? E gli azionisti chi li tutela?

Vi ricordate quando il povero Citaristi si è preso tutte le colpe per aver preso tangenti per conto della Democrazia Cristiana? E volevano farci credre che i vertici DC non ne sapessero nulla.

Ragazzi viviamo in un mondo di barzellette. Ci fanno credere che fanno le guerre per difendere le libertà e i diritti dei poveracci, e invece le fanno per il petrolio.
Tutti i grandi TG, radio e quotidiani ci dicono solo quello che vogliamo sentirci dire, perchè “vende”… e noi continuiamo a viere nel mondo delle favole.

Se tutto va bene è merito del capo, se tutto va male, il capo non sa nulla.

Spioni

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(ancora) Campioni del mondo

Complimenti a Paolo Bettini, neo campione del mondo di ciclismo. Mi rincuora il fatto che è un mio coetaneo, è nato il giorno prima di me, cioè il primo aprile 1974 (io sono nato il 2 aprile).

Bene, quindi anche noi “vecchietti” (agonisticamente parlando) possiamo ancora dire la nostra, visto e considerato che ci sono ancora tanti bomber nel calcio in pienissima attività, visto che Capirossi (che ha vinto sempre ieri nel MotoGP) ha un anno in più (sempre aprile, ma il 4), ecc. ecc.

Un altra cosa che mi rincuora è che Bettini sembra mio Zio. O sembra vecchio lui o sembro più giovane io!!!

Paolo Bettini

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Nuovo Blog

Finalmente on-line il nuovo blog.

Me ne sono andato da Leonardo perchè aveva un’interfaccia che non permetteva a molta gente (che mi ha scritto) di poter commentare gli articoli. Pertanto mi sono “costruito” il moi blog personale utilizzando WordPress.

Il veccho Blog lo potete sempre trovare >>QUI<<

Se avete critiche o consigli per questo blog, scrivetemi pure, qui le modifiche posso farle io!!!

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Giovedi 31 agosto 2006 ore 21:02

Cavolo ho letto che Google e Ebay hanno fatto un accordo commerciale x la pubblicità. Noooooo, non devono diventare amici, tutti gli utenti Ebay (me compreso) si aspettavano che la grande G attivasse una piattaforma concorrente di aste on line, in modo che queste sanguisughe la smettessero di alzare le tariffe, e invece…

Ieri sera ho riscritto il curriculum di Fabio (modificando telefono e indirizzo) che stamattina è andato a stamparlo x portarlo a Caffè Nero. Dopo la scuola l’ho accompagnato da Anna (che ultimamente ha cambiato colore dei capelli – e delle unghie) x vedere se c’erano possibilità di un lavoro. C’eranoVedremo.

A pranzo siamo andati in "The Piazza" (provate a scoprire dov’è) dove lui si è preso qualcosa da mangiare e io i miei tramezzini. Prendendo un caffè ci ha raggiunti Maurizio che iniziava il tirocinio. Dopo mi sono sparato una navigata a Tottenham mentre Fabio andava al colloquio. Chissà com’è andata.

Io, visto che mi sono appassionato di canali, sono andato fino a Limehouse con la DLR e mi sono sparato un pezzo del Regent’s Canal fino a Mile End e al Victoria Park (ennesimo parco, carino, di questa città). E’ una zona sicuramente meno curata di quella di ieri, infatti mi sono stufato e me ne sono tornato a casa. Siccome ero proprio stanco ho riposato fino ad ora, che me ne sto andando a vedere il Tamigi by night. In questi giorni ho sempre l’abbiocco, sarà il tempo, sarà il mangiare, saranno i 2 mesi di camminare…

Ho migliorato il mio inglese venendo qui? Sotto questo aspetto non sono soddisfatto, ma tutti mi avevano detto che Londra non è posto dove imparare l’inglese. Beh sicuramente l’ho parlato un po’, cosa che in Italia ovviamente non capita, e questo già ti aiuta. Poi ho imparato qualche parola nuova (whilst, plenty, cheers, lie, avoid, crowd, tuna, rubbish, froth, improve, ecc.), ho corretto la pronuncia di altre (tomato, everybody, apple, ecc.) ho imparato qualche modo di dire.. Però in realtà il mio inglese non è "migliorato". Qui si frequentano troppi italiani, puoi stare anni senza parlare inglese… non va bene.

Stasera mi è arrivata la cartolina della Bi e della Giulia corta dalla Tunisia. Evviva, che bello!

Un saluto anche al Marti, ci si vede al Turista (a 88 mph ovviamente).

Ecco l’ammiraglio Nelson (di spalle, che maleducato) in Trafalgar Square con sullo sfondo il campanile del parlamento.

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Mercoledi 30 agosto 2006 ore 23:52

A Londra ci sono tanti gemelli. Da noi se vedi un passeggino doppio lo guardi bene, perchè non ce ne sono tanti. Qui si, ormai non ci faccio neppure caso.

Oggi ho fatto un giro sul canale. Molto carino. Arriva ad un certo punto, chiamato Little Venice, dove si divide. A sud, dove ho proseguito io, arriva fino a Paddington, a nord diventa il Regent’s Canal e costeggia il Regent’s Park, va a Camden, passa attorno alla City e si butta nel Tamigi. Ci sono delle imbarcazioni, alcune portano turisti, ma molte sono abitazioni. Che romantico. E’ incredibile come dietro la modernissima parte nuova di palazzi di vetro di Paddington, a 200 metri da Edgware Road, ci sia un posto così, sembra un altro mondo.

Dopo sono stato a trovare Anna e Marilena. Là è sempre uguale. Un viavai di gente, dove abiti, what kind of job you’re lookin’ for, ecc. Ognuno con la propria storia. Can I help you? Vai, vai, non perdere neanche un minuto…
Se…se….se…se la vita si facesse coi se e coi ma, arriverei a Londra un Settembre, andrei subito all’agenzia Anna Mundus e mi troverei un bel lavoro.

Poi un giretto al mitico negozio 99p. Se ce ne fosse uno vicino a casa mia (in Italia intendo), comprerei di tutto. C’erano anche le tele da pittore! Mi sono visto Islington, fino a Angel, poi sono tornato.

Devo scoprire quanto costa spedire un pacco in Italia, ho troppa roba x la valigia.


Non male vero? A pochi passi dal centro.

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Mercoledi 30 agosto 2006 ore 11:34

Ieri sono andato a Covent Garden perchè volevo vedere il Museum of Transport of London dove sono esposti i vecchi mezzi pubblici, ma era chiuso x lavori fino al 2007. Sono andato al museo del teatro. Niente di che, anche perchè il teatro è cosa viva, difficile farlo stare in un museo. C’erano volantini, cartelloni, costumi, ricostruzioni… l’unica cosa è che ti mettevano voglia di andare a teatro. Dicono che Theatreland a Londra è secondo solo a Broadway a New York, e posso crederci, ce ne sono quasi 60!

Dopo sono andato a Victoria x cercare info sule corriere x Stansted ma non ne ho trovate, così mi sono fatto a piedi Pimlico. Non male come quartiere, carino x abitarci, tranquillo e ad un passo dal centro, ma immagino che sia caro (e con pochi negozi e pub). Alla sera abituale giretto con Fabio.

Grande! Vicino a me c’è uno scoiattolo che ha recuperato una ghianda. Sono in un parchetto sulle rive del Gran Union Canal, un canale artificiale. C’è uno spazio dedicato agli skaters e alle evoluzioni in bici, dove una decina di ragazzotti stanno implementando le loro skills.

Stamane a scuola altra giornatina densa di grammatica, in questi giorni stanno martellando! Poi ho pranzato presto e sono venuto qui.

Poco fa mi ha chiamato Maurizio, o meglio l’ho chiamato io xchè il mio telefono non funziona più. Mi ha detto che è andato a Caffè Nero e… domani inizia il training. Bella storia, sono contento..

Pare che una volta, fino a non molto tempo fa, ci fosse un quartiere italiano, dalle parti di Soho, ma ora gli italians sono dappertutto.

Uno che abita qui e che guarda un po’ di tele è praticamente costretto a fare l’abbonamento a quella via cavo o satellite, in quanto quella tradizionale è deludente. Pochi canali e con poco di interessante. E’ come se in Italia avessimo solo Rai2, Rai3, Rete4, Italia 7…. ma si c’è qualcosa di bello, ma la scelta è scarsa.

Il luogo comune dell’inglese con l’ombrello è dato dal fatto che qui può piovere da un momento all’altro. C’è il sole, e dopo 10 minuti piove, poi dopo altri 10 minuti smette. In realtà se ne fregano e l’ombrello ce l’hanno in pochi.

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Martedi 29 agosto 2006 ore 12:46

Finalmente ho capito perchè non ci sono cestini dei rifiuti in giro, e specialmente nelle stazioni. Motivi di sicurezza. Pare che ai tempi in cui l’IRA faceva molti attentati, i bidoni dei rifiuti erano un posto appetibile x i bombaroli. E siccome al giorno d’oggi non si respira una bella aria… Cmq potevano inventare sistemi più moderni, siamo nel 2006. Quando saranno sommersi dal rubbish li inventeranno.

Anche io sono sommerso dalla rumenta a casa. Che posto infame. Senti sempre delle storie del tipo: "Io e i miei flat mates mangiamo assieme, alla sera si ride, si beve, si scherza, si gioca, si balla, si guarda la tv, etc". Invece da me è un mortorio. E anche una fogna. Siccome, come ho già spiegato, io e Gian non ci sentiamo i servi di nessuno, le rare volte che usiamo la cucina prendiamo le stoviglie pulite e dopo i pasti le laviamo e le riponiamo pulite. Stop. Perchè dovrei lavare anche quelle della cinese? Lei non lava mai un cazzo, non pulisce mai un cazzo, è incredibile! E così ci stiamo avvicinando ad un punto in cui avremo in casa le pantegane. In cucina ci sono le briciole ovunque, piatti con resti di cibo, bicchieri sporchi, il pavimento tutto appiccicoso. Cazzi suoi, io tra poco me ne vado, è lei che ci deve vivere. La nuova moda è mettere il sacco della spazzatura vicino alla porta, nella speranza che noialtri glielo portiamo giù. Può attaccarsi al…. tram.

E Jennifer è la sua degna compare: è da una settimana che in cucina c’è una sua borsa e due paia di scarpe, e anche lei si guarda bene dal pulire la vasca dopo la doccia. Ma che cazzo, il primo che mi viene a dire che io sono disordinato lo mando due mesi in quell’appartamento.
Gli italiani saranno mafiosi, casinisti, spacconi, rumorosi, furbetti, sfaticati, arroganti, fortunati (nel calcio), ma sono ordinati e puliti. Puliti a casa intendo, Sophie si fa ventisette docce al giorno (forse x il solo gusto di tenere il bagno occupato… e sporco!).

L’altro giorno mi è venuta un’altra nostalgia: quelle di essere a Camogli o a Recco e mangiare una fantastica focaccia ligure.

Ieri pomeriggio sono stato al carnevale, prima con Maurizio e poi con Luca e Carlo, coi quali ho seguito tutta la processione. Possibile che va a finire che io giro sempre coi ventenni? Anche loro dell’86. Si vede che ho quella testa li. Alle 8 ho preso il tube a Kensal Green e sono tornato a casa, dove mi sono addormentato, a causa dei km e della vodka.

Il Notting Hill Carnival è diverso da come mi aspettavo. La sfilata interessa a pochi, principalmente alla comunità negra (che è anche quella che sfila). E’ impressionante, in alcuni punti sembrava di essere ai caraibi (o in Africa). Girando lo vedi che Londra è multietnica, ma non pensavo fossero così tanti. Per il resto è una sorta di grande party a cielo aperto, dove l’attività principale di uomini e donne è bere, la seconda è ubriacarsi, la terza ballare e la quarta sconvolgersi di alcol.

Che rabbia, l’amico di Luca ha trovato lavoro in 3 giorni, ad A-GOS-TO, dietro casa, al ristorante Carluccio’s, come cuoco (e lui non aveva mai visto un fornello). Avevano bisogno di uno che cucinasse carne, gli hanno fatto vedere due  volte e viaaaaaa. Ragazzi ci vuole culo. Se siete un po’ sfigati non venite a Londra. Mi dimenticavo: è assunto IN REGOLA, a 5,20 £ all’ora! Chi è il pirla?

Alla sera un giretto con Fabio. C’erano dei ciucatti che si facevano fare le foto a cavalcioni delle moto dei poliziotti, abbracciati ai bobbies! Provate in Italia a salire sulle moto dei caramba con una lattina di birra in mano, vi tirano una manganellata in testa!

Adesso sono venuto fin da Ponti’s perchè NatWest si rifiutava di pagarmi l’assegno, e allora il sciur Ottavio mi ha pagato cash. Mittttttttticoooo!


Foto di gruppo a Notting Hill

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Lunedi 28 agosto 2006 ore 9:52

Hey vi siete accorti di una cosa? Da quando scrivo da Londra, ieri è il primo giorno che salto! E sì, il 27 agosto non c’è… non ce l’ho fatta.

Sabato sera ero stanco e anche rimbambito da una pennichella di un’oretta (non dovrei mai dormire di giorno), sono uscito a fare 4 passi qui attorno e con Fabio un salto allo Shakespeare x una piccola e x chiacchierare un po’ sul nostro passatopresentefuturo.

Ieri invece sveglia abbastanza presto x andare a vedere il mercato di Brick Lane. Ma si… xò niente di imperdibile. Piccolo, cioè non paragonabile assolutamente a Portobello. C’era un po’ di tutto. Chi vendeva gli immancabili vestiti vintage / retrò, chi pareva aver portato i propri effetti personali (qualche libro, qualche vestito, un paio di borse, una canna da pesca, un telefono, ecc.), chi vendeva cose nuove, chi usate (computer, trapani, ecc.), chi vendeva anticaglie, chi orologi, chi vestiti, chi pezzi di bicicletta usati (secondo me rubati) ecc. Se si vuol passare un paio di ore alla ricerca di qualche strano affare…

A pranzo, cosa che non succedeva veramente da un sacco di tempo, una pasta a casa. E poi viaaaaaaaaaa! Verso il Notting Hill Carnival. Funziona così: c’è una zona grandissima, c’è un percorso della sfilata dove le vie sono transennate e in mezzo passa la gente in costume preceduta da camion strabordanti di casse acustiche a palla.
Nelle centinaia di vie adiacenti ci sono centinaia di migliaia di persone che girana, ballano, bevono, cantano. Qui e la (ma ripeto la zona è molto vasta) ci sono i cosiddetti "sound system", delle specie di discoteche a cielo aperto, ciascuno col proprio tipo di musica. Molti ufficiali, ma tanti anche improvvisati da quelli delle bancarelle o dagli abitanti delle case.
E’ il festival dei ciucchi. Birre a valanga, bottiglie di vodka, tequila, ecc. C’è un casino pazzesco, è indescrivibile. Rifiuti che si estendono x qualche kmq. E ovviamente poliziotti ovunque.
Ho gironzolato un po’ e un po’ sono stato da Carmelo. Poi volevo raggiungere i confini nord e ho camminato un’ora fino a Westbourne Park e poi a sud fino a Holland Park. Alle 7 e mezza mi sono trovato con Fabio e, per caso (ormai ho capito che la gente non serve cercarla, la trovo per caso), con Luca (lavora anche lui da Ponti) e Carlo (un suo amico) e un’ora più tardi con Elisa e i suoi amici. Abbiamo gironzolato, ma alla sera hanno smantellato tutto e non c’era molto da fare, se non girare a caso e perdersi tra le vie. Elisa alla notte partiva perchè al mattino presto avrebbe avuto l’aereo.

Oggi invece è il Bank Holyday, qui è festa!

 


Lalllallalllalalllalalalalalallllllaaaalalalalalalalaaaaaaa

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