(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Brallo Vintage

Da qualche tempo ho aperto una pagina su Facebook, chiamata BRALLO VINTAGE, la cui descrizione dice:

"Foto antiche del Passo del Brallo e paesi limitrofi. No pubblicità, no eventi, no notizie (per quelli ci sono già altri gruppi), solo ricordi.

Ho iniziato a mettere qualche foto e qualche cartolina in mio possesso e a poco a poco anche altri stanno facendo lo stesso. E' un bel modo, a mio avviso, di ricordare, riscoprire o scoprire ex novo volti, situazioni, avvenimenti del passato del Brallo e dei paesini dei dintorni. 

La pagina è raggiungibile qui:

https://www.facebook.com/groups/brallovintage/

 

 

Terre e cultura

da "Terre e Cultura – Guida turistica della Comunità montana dell'Oltrepo Pavese" – Alessandro Disperati e Mattia Tanzi – 2011

BRALLO DI PREGOLA
Il Brallo ha un'estensione di 4638 ettari. L'altitudine del capoluogo è di 951 metri mentre il territorio varia dai 371 ai 1724 metri (Monte Lesima). Il Santo Patrono è San Rocco. Il Passo del Brallo è nato proprio a cavallo dell'Appennino. Tra gli anni sessanta e settanta ha conosciuto un periodo molto importante per lo sviluppo di questa zona sotto il profilo turistico. È in quegli anni che furono realizzati gli alberghi, i ristoranti e gli impianti di risalita. Oggi la località non ha perso la sua importanza: negozi, bar, ristoranti e alberghi sono al servizio di sciatori e villeggianti. In particolare va ricordato il centro tennis C.O.N.I., presso il quale durante l'estate si svolgono corsi per tutte le età e che offre numerose altre attività sportive. La caratteristica singolare di questo Comune è di essere formato da ben venti frazioni. Alcune importanti e ricche di storia, come Colleri e Pregola, altre invece che, addirittura, nel periodo invernale, risultano per lo più disabitate o contano pochi abitanti. 

Storia.
La denominazione Brallo di Pregola è alquanto recente, ma la storia di questo Comune è invece molto antica; Pregola era già nota all'epoca longobarda, nel X secolo, quando faceva parte del Monastero di San Colombano di Bobbio. Fu Federico Barbarossa, nel 1164, a cedere Pregola alla famiglia dei Malaspina: rimase in possesso dei marchesi sino alla fine del feudalesimo. L'abitato antico, con castello e chiesa, sorgeva su di uno sperone roccioso sovrastante l'attuale. Soltanto nel 1789 Pregola cessò di essere marchesato e fu annesso alla comunità di Santa Margherita Staffora. Nel 1859 Pregola, con una popolazione di 1756 abitanti, entrò a far parte della provincia di Pavia e venne inserito nel I mandamento di Bobbio del circondario di Bobbio. In passato il Comune non si trovava al Brallo, bensì a Pregola. Il municipio è stato trasferito nella sede attuale il 31 marzo del 1958. 

Da vedere.
A Collistano e a Someglio ci sono due antichissime chiese: quella di Collistano è stata sconsacrata, mentre a Someglio si trova una torre in mattoni a vista alquanto caratteristica, risalente al XIII secolo. Alla frazione Pregola, oltre alla chiesa, si trovano i resti dell'antico castello dei Malaspina. Caratteristiche sono inoltre le chiese di Valformosa e di Cencerate. A Cima Colletta si trovano un Rifugio del Cai di Voghera e impianti di risalita per lo sci alpino.

Appuntamenti.
II principale appuntamento si tiene la seconda domenica di settembre con la tradizionale `Festa della Patata'. La terza domenica di ottobre va in scena la Sagra del Pane Casereccio e della Castagna

La pieve di Someglio.
A Someglio nel XIII sec. sorse un'importante pieve, oggi Oratorio dei Santi Gervasio e Protasio, che ben presto assunse il controllo dei centri sacri circostanti, arrivando a reggere le chiese di Colleri, Cencerate e Pregola. L'edificio è completamente costruito con pietra locale in stile romanico e conserva ancora l'arco di accesso all'antico cimitero che un tempo circondava la chiesa. L'elemento più interessante è costituito dal campanile, voluto dai Malaspina, che svolgeva anche la funzione di torre di avvistamento, data la sua posizione strategica, arrivato fino ad oggi inalterato. L'interno è a navata unica, coperta da volta a botte, e conserva un interessante quadro dei santi titolari.

Trova Milli – 8

Quiz: trova Millicent. Livello medio.
Non sta dormendo: per aumentare la mimetizzazione felina socchiude gli occhi. Che astuzia!

Il Cavaliere dell’Oltrepo

Sull ultimo numero del giornalino del Circolo Sassi Neri di Pregola c'è questo articolo, scritto da Luciana.
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"Sono arrivate le magliette LACOSTE"!
"Sono arrivate le scarpe SUPERGA e se non ci diamo una mossa andando subito al Brallo (a piedi), entro domani saranno esaurite!"
Chi dei soci della mia età non si ricorda questi messaggi (verbali) tra noi ragazzi negli anni 70/80? Ebbene sì, sto parlando del primo vero stocchista (ora il nome viene inglesizzato "outlet") dove tutti noi abbiamo fatto in nostri acquisti/affari:
IL CAVALIER SIRO DEL BRALLO
lo ricordo bene il primo negozio/vano aperto alla fine degli anni 60 (dico bene?) con solo scatoloni dove ci si tuffava per trovare la taglia ed il colore giusti. Quasi ogni giorno arrivava merce nuova, i fuori stock dalle aziende (Marina Yachting, Lacoste ecc) e soprattutto dai negozi in fallimento. Siro ritirava tutto e pagava in contanti. Il più delle volte non sapeva neppure cosa contenessero gli scatoloni. Ed il passa parola tra amici (non parlo di whatsapp: non avevamo neppure il cellulare, cari millennials) era così efficace che molti acquirenti, avuta la notizia, arrivavano da Voghera, Pavia, Genova ed anche da Milano ed hanno iniziato a frequentare il Passo del Brallo anche e soprattutto per merito suo, del SIRO. Era diventato così famoso in quegli anni, sempre aperto tutte le domeniche e feste comandate, che molti negozianti di articoli sportivi (io ne conoscevo di Milano) venivano di domenica a fare acquisti da rivendere nei loro negozi (c'era davvero convenienza) e approfittavano poi dell'occasione per gustarsi un buon piatto di ravioli al brasato o risotto ai funghi e godersi l'aria fresca della zona. E la "mania" del SIRO di chiudere la porta a chiave, che a molti dava sui nervi perché ritenuta una mancanza di fiducia, è nata proprio allora per la necessità di regimentare la coda di clienti che si formava in strada e per farli entrare un po' alla volta. La "mania della porta chiusa" poi è rimasta anche negli anni successivi…
Non perdevo mai l'abitudine di fare un salto in negozio ogni volta che arrivavo al Brallo per chiedere "Cosa è arrivato di nuovo SIRO"? anche solo per leggere i divertenti cartelli con gli "slogan pubblicitari" che la moglie Rita esibiva in vetrina. E chi si ricorda l'unica stufa a legna del negozio per il riscaldamento anche invernale? ed alla domanda: "ma SIRO non puoi mettere un'altra stufa aggiuntiva o il riscaldamento a gas? Fa freddo qui!" SIRO: "Stufa a gas? ed io dove brucio tutti cartoni vuoti?" Lui è così, come quando si arrabbiava e ti offriva qualsiasi cosa pur di non farti uscire a mani vuote dal negozio.
Da qualche anno però, dopo perdita della adorata moglie Rita e con l'avanzare dell'età, il nostro caro SIRO non ha più rifornito il negozio, non l'ha più aperto: all'interno tutto è rimasto invariato, impolverato, la stufa è tristemente spenta, come se il tempo si fosse fermato. Ora SIRO lo potete trovare sempre seduto su una sedia, davanti alle vetrine del suo negozio quasi vuoto ed accanto a quello fiorente del figlio Fabio, come a voler ricordare i tempi d'oro ormai trascorsi. Lui è quasi sempre lì, malinconico ed un po' triste ma un saluto ed un sorriso agli amici non lo nega mai. FORZA CAV. SIRO!
A dimostrazione della sua "fama" di tanti anni fa trovate qui di seguito una sua caricatura ed un "indovinello" facenti parte di uno spettacolo a "quiz" che noi ragazzi di allora presentammo durante il ferragosto pregolese datato 1971 !!!

Luciana

Mimetismo animale

 

Quiz: trova il gatto.
Livello facile (su auto scura)
Livello medio (mimetismo animale)

Tanto tempo fa, sotto al municipio

Una foto scattata sotto ai portici del municipio di Brallo. Chi riconosce chi?
(clicca per ingrandire)

 

Quiz superfacile

Quiz Livello SUPERFACILE:
Trova Milli

Gli angeli

Vedi tetti e case e grandi le periferie. E vedi quante cose sono solo fesserie.
E da qui, e da qui, qui non arrivano gli angeli con le lucciole e le cicale. E da qui, e da qui, non le vedi più quelle estati lì, quelle estati lì…

Demolizione del balcone

Anni '80. Una sconsolata Rita stende i panni mentre osserva i lavori per la parziale demolizione del balcone sopra al negozio.

Siro del Brallo – Puntata 20 Colleri

In questa intervista il pioniere del commercio ci parla di Colleri, frazione del comune di Brallo di Pregola.

 

Formica Rufa

Alle elementari la maestra Tordi a volte ci portava sulla via della Faggeta a vedere i formicai della Formica Rufa (https://it.wikipedia.org/wiki/Formica_rufa)
Era stata introdotta appositamente nella pineta adiacente per far fronte all'invasione delle "gatte", vale a dire le processionarie (https://it.wikipedia.org/wiki/Thaumetopoea_pityocampa) insetti malefici che allo stato di larve sono molto ditruttivi per i pini.
Noto che dopo 40anni i formicai ci sono ancora

Il Lesima dalla finestra

Apro le finestre e… il Lesima! 

Il baffo

Qui abbiamo Gerry, una scultura nel tronco realizzata da Gerry, un duomodimilano di legno creato da Gerry e infine uno coi baffi, un po’ tipo Gerry

Bambi

Bambi a Feligara con sua sorella Bamba. Bambi è un povero sventurato mentre Bamba, va da se, una drogata.

 

Living on my own

Sometimes I feel I’m gonna break down and cry (so lonely)

Nowhere to go, nothing to do with my time. I get lonely so lonely living on my own. Sometimes I feel I’m always walking too fast. And everything is coming down on me down on me. I go crazy oh so crazy living on my own

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