(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Tutto quello che non rientra nelle altre categorie

Lasagne al sugo di tordo

(Lasagne co e turdeire)

Ingredienti per la pasta fresca: 500 g di farina, quattro uova, olio, acqua.

Ingredienti per il sugo di tordo: tre tordi o cesene, un cucchiaio di cipolla tritata, olio, aglio, una carota, cinque palline di ginepro, mezzo bicchiere di vino bianco, sale, pepe, una noce di burro, parmigiano.

Preparazione della pasta: impastare gli ingredienti sulla spianatoia; appena il composto risulta omogeneo fare delle sfoglie con il mattarello o con la macchina, tagliare delle strisce con larghezza a piacere.

Preparazione del sugo: spennare bene i tordi con acqua calda. Tagliare le interiora e bruciare i peli rimasti, lavare con cura. Spolpare i tordi e tritarli a dadini. Soffriggere tutte le verdure, aggiungere i tordi, sfumare con il vino bianco. Cuocere per circa mezz’ora ed alla fine aggiungere le bacche di ginepro.

Cuocere la pasta per dieci minuti in acqua bollente già salata, scolare e condire con il sugo. Mantecare con il burro e un cucchiaio di parmigiano.

Ricordando Gimpy

Anche oggi un video che ho messo su YouTube. Il 4 agosto a Pregola, frazione del comune di Brallo, i ragazzi del paese hanno organizzato una festa della birra, con grigliata, torte e musica, in ricordo di Giampiero Scabini, detto Gimpy.
Antonello Tagliani ha voluto dedicare una canzone a questo suo e nostro amico. Scusate la qualità del video, ma è stato ripreso col telefonino.

In famiglia ci voleva uno che studiasse

Congratulazioni ad Alan che il 16 luglio scorso si è laureato in Economia con 110 e lode!
DOTTOREEE DOTTOREEEE DOTTORE DEL BUS DEL CU VAFFANCU VAFFANCUUUU…

Vecchi ricordi….

"Mastichiamo mastichiamo, mastichiamo Big.. Big… Babooooollll". Ve lo ricordate questa réclame dei primi anni ’80? Che tempi eh? Basta dire che avevano inventato questo confettone di chewing-gum con un nome che suonasse inglese, perchè faceva figo (come fa figo adesso), ma scritto come si pronuncia: babol al posto di bubble. E poi la Daniela Goggi diceva "bubble gum", così come si scrive e non "babol gam".

E se vi dico questa? "Compangi roditori, fatico un po’ a vogare, bisogna sgranocchiare un dolce Ciocorì". Voi potreste rispondermi con "Compagne roditrici, remar per me è così, son dolce e delicata, e mangio un Biancorì". Ma adesso esistono ancora Ciocorì e Biancorì ?? Non credo. Adesso i bambini si sparano il Kinder Pinguì o robe simili. E il Toblerone ve lo ricordate? Beh quello esiste tuttora, ma con molto meno successo.

E poi, un mito per una generazione: il Golosastro. Non sapete chi è? Beh allora avete, beati voi, sicuramente meno di trent’anni. C’era questo barbuto pistolero, il Golosastro appunto, che tentava di soffiare le riserve di Girella Motta alla tribù di quel tontolino di Toro Farcito, salvo poi finire nei guai. Peccato, io tifavo sempre per lui, era più simpatico. Un po’ come Gatto Silvestro: furbo e simpatico che veniva sbeffeggiato da quello snob di Titti.
Certo che la Motta si dava da fare, oltre al Ciocorì e alla Girella per noi bambini c’era anche il mitico Buondì. La mia figata personale era far scoppiare il sacchettino.

Cavoli, cercando una foto per questo post, ho scoperto questo sito: http://www.dimenticatoio.it dove ho ritrovato altre vecchie nostalgiche storie: le Crystal Ball, le gomme da cancellare del Mulino Bianco, il Piccolo Mugnaio Bianco (che si ammazzava di fatica per la Bella Clementina e lei non se ne accorgeva neppure, classica storia tra uomo e donna. Vedi che se l’avesse pigliata a schiaffoni allora l’avrebbe notato!!!)… vecchi ricordi…

Schifezze chimiche

Mi ricordo quando era uscito il Gatorade in Italia, era il 1988. Per il lancio di questa nuova (per noi) bevnda energetica furono offerte numerose confezioni di bottigliette ai negozi di articoli sportivi per essere regalate ai clienti. Anche mio padre ricevette numerose casse di questo innovativo prodotto e molte finirono nel mio gargarozzo. Mi piacque da subito. Era una bibita piacevole ma non gasata, che toglieva la sete. I miei familiari la reputavano grama come la medicina, e lo stesso valeva per i pochi clienti che osavano assaggiarla. Aveva ancora la bottiglietta di vetro con il tappo in metallo, che quando lo aprivi faceva "clac".
Col passare degli anni l’ho sempre bevuto, e mi è molto piaciuta l’invenzione della bottiglietta a "biberon" e il formato da 750cl. Mi ricordo quante volte, dopo aver chiuso il Castello Malaspina, andavo giù a Brallo dal mitico Franco, che stava già aprendo il negozio, a fare colazione con una Bertovello e una bottiglietta di Gatorade all’arancia rossa. Bei tempi.

Attualmente mi piace di più il Powerade, quello della Coca Cola. Probabilmente ci mettono qualche schifezza chimica migliore, nel senso che colpisce meglio i recettori del mio cervello e la fa sembrare più buona. Fatto sta che quella blu, color Puffo, mi strippa di brutto. Lo berrei (e lo bevo) sempre: al mattino, alla sera prima di dormire, quando vado in bici, in negozio, ecc…. mi verrà qualche brutto male? Beh sarà tanto come la Coca Cola, o no?

Una volta invece avevano lanciato in Italia la Dr Pepper. Penso che a parte me nessuno si ricordi di tale flop. Devo dire che mi faceva veramente schifo.

Una vera figata è invece la Red Bull. Non capisco come faccia a non piacere a quasi nessuno. A me piace moltissimo. Ieri ero in compagnia di un amico in un bar che mi ha detto "Prendi qualcosa?" e io "Ma si, una Red Bull" e lui "No dai, dico sul serio cosa prendi?" e io "Va beh… allora un te freddo alla pesca…". Secondo l’opinione comune la Red Bull è una bevanda strana che si piglia solo per "sballarsi"o quasi. Invece a me pare una bevanda normalissima (se non per il fatto che la lattina è più piccola delle altre, ma in compenso… costa di più) con un gusto che mi piace. I fantomatici e famigerati effetti non mi colpiscono affatto. Infatti dicono che contiene caffeina quanto una tazzina di caffè. Beh allora per non farmi dormire dovrei berne un litro….!!!! Quelli che mi dicono "ho bevuto una Red Bull e non ho chiuso occhio " !!! MA dove? Ragazzi avete problemi di insonnia, ve lo dico io!.
E poi la Red Bull si abbina benissimo ad una serie di gusti per farci dei buoni drinks: con l’Aperol, (l’eperitivo 2007 secondo il Papeete Beach di Milano Marittima), con la Vodka (specialmente alla frutta), con il rum, addirittura con il Montenegro (provare per credere: 3/4 RB e 1/4 Montenegro, una gran storia)

Io e DJ Angelo


Foto by Xaus

I've got the power

Американская фирма Tranceptor Technology приступила к созданию компьютера “Персональный спутник” !

Totentanz

Chi è colui così gagliardo e forte
che possa vivere senza poi morire
E da colei ch’è tutto, Madonna Morte,
l’anima sua possa far fuggire?
La Morte schifosa, la Morte lasciva!
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte, la Morte, dolcissima e amara,
la Morte che avanza nella notte chiara.
La Morte di pietra, la Morte di neve
la Morte che arriva con passo lieve.
La Morte che dona, la Morte che prende,
la Morte che ruba, la Morte che rende,
la Morte che passa, la Morte che sta,
la Morte che viene, la Morte che va.
La Morte che arriva con il suo dolore,
e avvolge ogni cosa con il suo fulgore.
La Morte regina senza scettro e corona,
La Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa,
la Morte maligna, la Morte pietosa,
la Morte sicura, la Morte carogna,
la Morte che ha il muso di un topo di fogna.
Verrà la Morte e i tuoi occhi avrà
e la bellezza tua, vanità di vanità…
Verrà la Morte e porterà con sé
tutto il tuo impero, tutto, insieme a te…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame…
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l’esistenza…
Verrà la Morte, e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male
la Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte! La Morte! La Morte nel cuore!
La Morte ha danzato, la Morte civetta,
la Morte ti ha scelto, la Morte ti aspetta!
La Morte trionfante, la Morte gloriosa!
La Morte! La Morte! La Morte tua sposa!
Verrà la morte e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l’esistenza…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame!
La Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte! La Morte! La Morte nel cuore!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa!
La Morte trionfante! La Morte gloriosa!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male!
La Morte regina senza scettro e corona,
La Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte, La Morte, dolcissima e amara,
la Morte che viene nella notte chiara.
La Morte schifosa, la Morte lasciva.
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte sicura, la Morte carogna,
La Morte che ha il muso di un topo di fogna.
La Morte ha danzato, la Morte tua sposa,
la Morte maligna, la Morte pietosa…

(Tiziano Sclavi)

Me stesso in ASCII



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A volte scrivo… sul computer o su un qualsiasi quaderno e mi sento come Cyrano

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto, infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza; godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura. E andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l’ ignoranza dei primi della classe. Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna. Gli orpelli? L’arrivismo? All’ amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco! Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti, venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre (..un Bertoncelli, un prete…) chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch’ io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz’ ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore; non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d’ essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo, ma dentro di me sento che il grande amore esiste, amo senza peccato, amo, ma sono triste perchè Rossana è bella, siamo così diversi, a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi…
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un’ altra vita; se c’è, come voi dite, un Dio nell’ infinito, guardatevi nel cuore, l’ avete già tradito e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l’ uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali; tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada, ma in questa vita oggi non trovo più la strada. Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo: dev’ esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un’ ombra e tu, Rossana, il sole, ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano, se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo…Cirano…….(ovviamente era Cirano di Francesco Guccini)

Cronaca di una domenica mattina di festa

Mi ricordo un giorno. "Comunque non è questo il modo di fare, disse il commerciante all’uomo del pane, domani sarà festa in questo
stupido paese, ma non per noi che stiamo a lavorare".  L’uomo del pane fece finta di niente e se ne andò tranquillamente perchè aveva tante cose da fare, e poi lui non ci poteva fare niente.
 
Siamo in un bel giorno di primavera. La primavera insiste la mattina. Dalla mia cucina vedo il mondo tondo, sempre diverso, sempre ogni mattina, sin dal giorno prima.
Mi sveglio con in bocca un gusto amaro che fa schifo. Chissà cosa è stato, sarà colpa  quello che ho bevuto. Mi alzo dal letto e penso al mio povero fegato spappolato. Mia madre mi vede e mi dice "Devi andare dal dottore a farti guardare, a farti visitare. Hai una faccia che fa schifo, guarda come sei ridotto, mi sa tanto che finisci male". La guardo negli occhi, con un sorriso strano, eppure la vedo, forse ha ragione davvero.
Ma fuori c’è la festa del paese e vado a fare un giro. Non l’ho neanche detto che già mia madre mi corre dietro con il vestito nuovo. Viaaaa! La fuga è veloce: mi metto le scarpe che sono già in strada. Che bella giornata, non bado alla gente che mi guarda sconvolta: ormai ci sono abituato, sono vaccinato, sono controllato. Si pensa ormai addirittura in giro: è chiaro che sono drogato.
La festa ha sempre il solito sapore, il gusto di campane, non è neanche male. C’è chi va a messa e c’è chi pensa di fumare come aperitivo, prima di mangiare. Fini s’è alzato da poco, e non è ancora sveglio, ed è talmente scazzato che non riesce a parlare nemmeno.

La sera che arriva non è mai diversa dalla sera prima. La gente che affoga nell’unica sala: LA DISCOTECA. Ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda. E non m’importa se domani mi dovrò svegliare con quel gusto in bocca.
(ovviamente era: Vasco Rossi, Fegato Spappolato)

Porte di sicurezza

Ogni giorno, ma proprio ogni giorno, sui giornali locali e nazionali c’è una notizia di una qualche rapina in banca o in posta. Ormai non fa neanche più notizia.
E allora perchè insistono a tenere quelle fastidiosissime doppie porte? Ogni volta per andare in banca devi sottoporti al passaggio in quei portelli che si aprono e chiudono a loro piacimento e all’odiosissima voce che dice "Si prega di lasciare tutti gli oggetti metallici nella cassetta".
Tanto poi le rapine le fanno lo stesso. Alzi la mano il bancario che non è mai stato vittima di una rapina! Io non ne conosco neanche uno! Erano belli tempi in cui avevo il conto a Banca Primavera (adesso inglobata in Banca Generali). La filiale era vicinissima a casa mia, e soprattutto era aperta fino alle 20 nei giorni feriali, comodissimo! E poi era aperta anche il sabato e la domenica, con orari più ridotti. Sinceramente sono i giorni in cui uno ha più tempo per andare in banca. E poi non aveva quelle maledette porte automatiche, entravi e basta! Siccome i giochi belli durano poco, è stata comprata da Banca Generali, che ha chiuso lo sportello. Acc malediz!

Asta al ribasso

Squillo di trombe e rullo di tamburi, mi è venuta un’idea. Alla maggioranza di voi, se non alla totalità, probabilmente non fregherà nulla, ma ci terrei che la sentissero i

gestori dei siti di aste

. Intendo proprio i gestori del sito di aste on line numero uno al mondo, sul quale anche io bazzico volentieri.
Cari amici ho un’idea per voi. Per prima cosa vi annuncio che ve la dico gratis, ma un giorno, quando raddoppierete il fatturato grazie alla mia idea, almeno mandatemi un’email. Oppure potete inventarvi un "Premio Tordi" per l’idea più balorda, o magari mandarmi un assegno con tanti zeri, io non mi offendo (se però davanti a tutti quegli zeri scrivete una cifra diversa è meglio!).

Dopo tante chiacchiere: ecco l’idea. Perchè non concepite un nuovo tipo di formato di asta, dopo l’asta normale, il compralo subito e il negozio. L’asta al ribasso, appunto. Funziona in questo modo. Il venditore mette in vendita l’oggetto con un prezzo base abbastanza alto. Questo prezzo decresce ad ogni intervallo di tempo (che possono essere minuti, ore, giorni, ecc.) di una certa quantità (che può essere centesimi, decimi, euro, ecc.). Il primo utente che fa un’offerta vince l’asta e si aggiudica l’oggetto.
Mi spiego meglio facendo un esempio. Io metto in vendita la mia macchina fotografica…..aaaaa!!! No scusate non posso fare questo esempio, la ferita è ancora aperta, il dolore è troppo grande. Circa una settimana fa ho perso (o mi hanno ciulato) la mia fantastica CASIO Exilim EX-S500 (e vai di pubblicità anche la Casio potrebbe allungarmi un assegnino,magari).
Cambio esempio e vi spiego bene, altrimenti non capite nulla.

Io metto in vendita un quadro a tempera raffigurante una goletta sul mare in tempesta a 400 euro. Se li reputate troppi, aspettate. Ogni ora il prezzo scenderà di 10 euro. Quando arriva a 290 euro, l’utente "Taldeitali" fa l’offerta e… zak, il dipinto e suo. E’ tutto un gioco psicologico tra i possibili acquirenti che da una parte vorrebbero aspettare per vedere scendere ulteriormente il prezzo, dall’altra hanno paura che qualcun altro faccia l’offerta e si aggiudichi il pezzo. Che ne dici signor Mario Ebay? Mi assumi? No? Allora facciamo così, mi concedi di non pagare le commissioni di eBay e di PayPal per 50 anni (forse è meglio se mi assumi, ti costerei meno, visto che le tue tariffe, già alte, continuano ad aumentare….)

Ho pensato di mettere su un sito concorrente e di far impallidire eBay, ma sono troppo buono… però potrei vendere l’idea a Google, per inventare G-Bay.

Punti della patente

Per conoscere il numero di punti relativi alla propria patente, il numero è:

848-782782
 
A questo numero, risponde in automatico il "Servizio informazioni Patente a punti" del Ministero dei Trasporti, che chiede di digitare prima la data di nascita (due cifre per il giorno, due per il mese e 4 per l’anno) e poi il numero della patente lettere escluse: a questo punto viene comunicato il punteggio di quella patente.

Non è uno scherzo, il costo è quello di una telefonata urbana. Se volete saperne di più andate sul sito del Ministero dei Trasporti.
http://www.infrastrutturetrasporti.it

Buona Pasqua

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