Andate in Piazza Duomo a Milano. L’avrete fatto un milione di volte. Prendete Via Torino. L’avrete fatto un milione di volte.
Bene, appena dopo un famoso negozio di scarpe sportive (no, purtroppo non sto parlando di Piazza Affari) c’è uno spiazzo, spesso occupato da un venditore ambulante di fiori e, appena dietro, una chiesa.
Magari non ve ne siete mai accorti e difficilmente l’avrete visitata. Fatelo. E’ la chiesa di Santa Maria presso San Satiro. La frenesia, il rumore, la fretta, scompariranno in un attimo, lasciandovi qualche minuto di penombra, silenzio e, se ci credete, preghiera.
Ma cos’ha di particolare questa chiesa? La storia è questa: c’era una chiesa dedicata a San Satiro, ma Gian Galeazzo Sforza pensò di costruirvi al suo posto una chiesa dedicata alla Madonna, e il progetto fu proseguito da Ludovico Sforza (il famoso “Moro”). Per la realizzazione pare fosse stato interpellato nientepopodimeno che Leonardo Da Vinci, ma poi i progetti furono affidati a Donato Bramante (non il primo pirla che passava, dunque). Iniziano i lavori, passa il tempo e alla fine ci si accorge che dietro l’altare doveva essere realizzato un abside per il coro, ma per farlo sarebbe stato necessario abbattere le costruzioni retrostanti… e non si poteva.
Occaspita! E adesso? Tranquilli, ci pensa il Bramante, che ne inventa una davvero bella.
Entrate in chiesa, e vedete il coro, in fondo. Avvicinatevi, lo vedete ancora. Adesso spostatevi di lato, in una delle due navate e raggiungete il fondo della chiesa. Tah-dah ! Il coro… non esiste! E’ un trompe l’oeil, è appena abbozzato. Fantastico, vero?
E voi siete passati sempre di fretta in Via Torino senza mai vedere questa meraviglia? Male, dal duomo in neanche 5 minuti ci siete. La prossima volta fateci un salto, ma attenzione, gli orari di visita sono molto ristretti.