(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Tutto quello che non rientra nelle altre categorie

L’uomo della pioggia

Ho letto questo libro, prima che Thor lo mangiasse: L’UOMO DELLA PIOGGIA di John Grisham.

La storia di uno studente che diventa avvocato e prende a cuore il caso di una famiglia con una ragazzo malato, a cui le assicurazioni si rifiutano di pagare le spese per un intervento che gli avrebbe salvato la vita.

Al di là della storia, sempre molto ben scritta e particolareggiata, quello che colpisce è proprio il sistema sanitario americano, interamente privato, dove chi non ha soldi (o ha un’assicurazione che non paga) può tranquillamente morire.

E noi ci lamentiamo, è il caso di dirlo, di gamba sana.

Correre

Ho letto questo libro: CORRERE nei luoghi più belli del mondo.

Un meraviglioso viaggio, che le fotografie a tutta pagina ti fanno fare in mosti magici e meravigliosi. Da New York al Machu Picchu, dal Galles al Lesotho, fino al Giappone e alla Nuova Zelanda, ecc.

Ogni volta che giravo pagina era come se fossi stato teletrasportato in un posto che difficilmente vedrò nella mia vita (magari qualcuno si, ma sicuramente non la maggior parte)

Una lettura rilassante, per certi versi avventurosa e molto molto sognatrice.

Chiuso per paura

Fabio riapre…

Belcreda

Non sono un tipo in gamba, scrivo chiuso in stanza, non tocco mai la branda, dormo meno del nuovo coinquilino di Amanda

Festa dello sci di Ivo del Brallo

L’ultima grande festa organizzata da Ivo al passo del Brallo.

Garibaldi

Garibaldi fu ferito
fu ferito ad una gamba
Garibaldi che comanda
Che comanda il battaglion

Bomboniere

Lamenti

Ci si lamenta, ci si lamenta, ci si lamenta, specialmente sui social.
Io so di essere fortunato.

Occhiali morsicati

Quiz: chi è stato a mangiarmi gli occhiali?
A) Leo
B) Cagliostro
C) Milù
D) Valentina
E) Thor
F) Gli alieni

Il Simulatore

Ho letto questo libro, Il Simulatore, di Frederick Forsyth.Sono ripiombato nel periodo della Spy stories anni ’70, ’80, ’90, nel periodo della guerra fredda, dove i sovietici erano i cattivi e mezza Europa era “pericolosa“, mentre i buoni erano quasi sempre della CIA, o al limite sudditi di Sua Maestà la regina Betty.

Che dire: libro carino, un po’ vintage. Ho trovato fastidioso il costrutto a episodi, che non lascia spazio a una storia più strutturata. Però è un genere che a me fondamentalmente piace.

Pregola e il suo perduto castello

Un bell’articolo su Pregola e il suo castello:

Gli hater

Gli “HATER”

Due minuti. Mi hanno detto Fibra hai due minuti per dire quello che vuoi. Io allora ho deciso di dedicare questi due minuti agli hater. Sì, perché io, al contrario degli hater, nella vita ho scelto di dedicare il mio tempo a quello che mi piace, invece di commentare quello che non mi piace. Ma i social, si sa, sono alimentati dall’odio. E più i commenti sono contrastanti, più creano il famoso engagement. Cioè smuovono le pagine e i like, quindi uno si sente pure utile a essere un hater. Chiariamo il concetto, chi sono gli hater? Se tu sei uno che va a commentare i post di altri con frasi tipo non mi piace, non sei capace, fai cagare, sei un hater. Sì, perché se una cosa non ti piace la ignori. Se non sei capace di ignorarla ma devi lasciare un segno del tuo disprezzo allora sei un hater. Mi hanno detto: ignora gli hater perché tanto chi ti critica è sempre qualcuno che nella vita ha concluso meno di te. Chi ha ottenuto più di te non ti criticherà mai perché ha altro a cui pensare. C’è un lato positivo in tutto questo. Per quanto gli hater ti odino, non ti toglieranno mai quello che hai raggiunto. Anzi, se capisci il loro gioco ti motiveranno ad avere successo. Tu ricorda sempre che l’obiettivo di un hater è quello di ferirti e di farti rinunciare ai tuoi sogni. Quindi un modo efficace per ferire un hater è quello di non rinunciare mai ai tuoi sogni. Dicono che un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. Io aggiungo che un fallito è un hater che non si è mai arreso. Sei tu a decidere se essere il primo o il secondo.

Il romanzo di Londra

Ho letto questo libro. Uno come me che ama Londra ha già letto tanti libri che parlano dei solito “segreti” che vanno bene per il turista di passaggio.

Caprarica ha abitato nella capitale britannica per lungo, lunghissimo tempo e non ci vuole parlare di Londra, di dive mangiare bene o avete una vista mozzafiato, ma parla della sua storia, dei suoi aneddoti, delle persone che l’hanno vissuta, resa grande, o meschina, o impopolare, o futuribile. Spesso saltando di pal in frasca, ma è bello così.

Mi manca Londra.

Gatto bucato

Gatto lavato e centrifugato, pronto per essere steso ad asciugare!

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