(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Una domenica tranquilla a Milano

8:57
Ok, c’è il sole e vado verso la stazione di Voghera. Appena dopo l’edicola c’è un furgoncino con targa ucraina, e un popolo di badanti coi cartoni legati collo spago, come da tradizione. Sono i "corrieri" che fanno la spola tra i paesi dell’est e l’Italia. In stazione la prima amara sorpresa del mattino: il treno x Milano è soppresso causa sciopero. Bene, e io che x non fare la fila avevo preso il biglietto via internet, e adesso devo fare la fila lo stesso x il supplemento. Chissà come mai gli intercity ci sono sempre, eh? Ed è pure in ritardo. La fauna della stazione è variegata: sportivi col borsone, vacanzieri, anziani, prostitute (a quest’ora??). La maggioranza parla lingue straniere, si vede che gli italiani sono già stufi di doverlo prendere tutti i giorni, il treno. E così diventa un mezzo per chi non può o non vuole permettersi altro. Però i binari sono deserti (foto).

10:55
Il viaggio è stato tranquillo, ho sfogliato la guida del touring che avevo. Perchè sono venuto a Milano? Semplice, perchè è ridicolo andare a visitare l’Isola di Pasqua e la muraglia cinese e non trovare il tempo x scoprire angoli della nostra penisola che si hanno a portata di mano. Anche in una città come Milano, che è famigerata x i ben noti motivi, ma che nona ha nulla da invidiare a moltre altre città. Ho gironzolato x Piazza Duca D’Aosta (foto). Devo dire che, forse grazie alle forze (foto) dell’ordine, la piazza è più ripulita rispettoa qualche anno fa, quando era terra di nessuno popolata da delinquenti. Volevo fare l’abbonamento daily alla metro, ma alla fine ho deciso che girerò a piedi. Avrei voglia di vedere se e come è cambiata la metropolitana: una volta la frequentavo spesso e conoscevo la mappa a memoria. Girare a piedi ti da tuttavia la possibilità di fare una cosa che mi piace tanto: notare i particolari. Adesso sono in via Manzoni (foto), vicino ad un palazzo di Armani: vendono vestiti, ma anche profumi, occhiali, gioielli, borsette, arredamento… addirittura dolci (foto) !E sta x aprire l’Armani Hotel. Un servizio all inclusive.

11:34
Non ci crederete, ma non ero mai stato in via Montenapoleone (foto) prima d’ora. Ok, l’ho fatto, mi sono reso conto, ma non è niente di che. Ci sono vie dell’alta moda (a Londra e a Roma per esempio) più carine. I negozi sono i soliti, inutile elencarli. Menzione speciale per la borsetta da 23 mila euro di Gucci.
La chiesa di San babila (foto) invece è piccola ma carina. In giro c’è molto movimento in vista delle prossime elezioni: banchetti dappertutto e in Via Vittorio Emanuele c’è La Russa.

12:43
Appena fuori dal centro, Milano alla domenica è sonnecchiosa. Specialmente a quest’ora. Ho fatto il mio giro da bravo turista: Piazza Duomo, galleria (foto), Piazza della Scala (foto), Duomo (foto), ecc. Volevo entrare alla Rinascente ma è più forte di me: ma che ci vado a fare! L’ultima e unica volta che ci sono stato ero alle medie e ho comprato un Lego per Alan. Ora potrei comprare qlcs x Gloria, ma ha poco senso: il regalo più bello che potrei farle è portarla al parco giochi, non cioccarle in mano l’ennesima bambolozza che magari il giorno dopo è già dimenticata.
Mi sto riposando davanti alla università statale (foto), sgranocchiando delle barrette che distribuivano in centro nelle stand della Stramilano e leggiucchiando un po’ il mio libro "Shock Economy" su una bella panchina al sole.

14:26
Ho pirlato un po’ senza meta, giusto x scoprire qualcosa di invisibile ai turisti normali. Sono passato anche davanti alla scuola che frequentò mia sorella, il collegio delle Marcelline (foto). Poi mi sono diretto verso i navigli, dove c’è un mercatino (foto) molto simile a quello di Portobello Road. Ma allora mi vuoi dire che tutto il mondo è paese, e che quindi ho già visto tutto? Non mi resta che uscire dall’Europa. Ora sono in Porta Ticinese (foto), torno verso il centro.

15:53
Sopo essere passato dalle colonne di San Lorenzo (foto), non potevo non passare a vedere la sede della borsa (foto), in Piazza Affari. E poi direzione Castello Sforzesco (foto). E’ la prima volta che lo visito, mi ricorda il castello visconteo di Pavia. C’era una mostra (foto) sul connubio arte-pubblicità: carina ma con poche opere, a mio avviso. Chi ti incontro? Il Dave con la tipa. Piccolo il mondo. Ora son qui spaparanzato il Parco Sempione. Inizio ad essere stanchino. ora mi riposo un po’, leggo e faccio 2 telefonate, poi deciderò se è ora di "comebackare" (come dice Lorenzo)

17:37
Sono sul treno. Dal Sempione alla Centrale sono passato per Brera, c’erano esposti dei quadri troppo forti… E poi per alcune vie assolutamente a caso. Alla stazione mi son beccato con Jim e Paola, che mi hanno anche offerto un caffè. Solo che quando ero al bancone del bar mi sono reso conto che il treno stava per partire, così ho mollato lì tutto. Grazie lo stesso, alla prossima.

Briançon

Sono appena tornato da un week-end a Briançon, nella regione delle Alte Alpi in Francia, organizzato dallo Sci Club Voghera.
Ci siamo divertiti, abbiamo trovato due giornate buone. Sabato c’era un bellissimo sole, anche se al pomeriggio la neve era un po’ marcia. Abbiamo sciato di brutto tutto il giorno, per tutto il comprensorio. Alla sera eravamo stanchini, ma abbiamo fatto un giro x il paese. Domenica invece c’era coperto, ma almeno la neve teneva un po’ di più.

Giudizio: il comprensorio non è male, è abbastanza vasto, anche se non credo che lo sopporterei per un’intera settimana. Diciamo che è il posto giusto per fare due o tre giorni. Il prezzo "normale" (noi avevamo il ridotto) costa 38 euro e iniziano ad essere tantini. Il paese "vecchio" non è male, peccato non averlo potuto visitare di giorno, sembra proprio carino. Non è possibile che alla domenica non ci siano autobus di linea che portano agli impianti !!! Il nostro albergo era parecchio distante e abbiamo dovuto attendere un’ora alla fermata !!! Scandaloso.
Il mangiare, beh… se sono sopravvissuto a Londra posso resistere everywhere, però diciamo che a casa mia mangio meglio. Non perchè non siano cose di qualità, semplicemtne perchè non sono cose che amo mangiare. Io nel cibo sono "difficile" nel senso che a me piacciono cose semplici semplici: pasta al ragù, bisteccazze, patatine, frutta, dolce, caffè. Non tutte quelle cazzate astruse…. Sai quei personaggi che passano le mattine a cucinare specialità? Ecco, purtroppo io alle specialità preferisco le normalità. Avete presente le locande dei camionisti dove si mangiano cose semplici? Ecco per me sono le migliori in assoluto… forse avrei dovuto fare il camionista…
Tornando a Briançon, ci siamo proprio divertiti, abbiamo fatto un po’ i cretini, come fossimo in gita delle superiori, abbiamo sciato, ci siamo trovati bene e… niente, arrivederci alla prossima !

Vienna

In questi giorni sono stato a Vienna per una brevissima visita.
Impressioni sparse:
Anche qui ci sono più linee della metropolitana che a Milano.
La città è molto spaziosa, con viali molto grandi e tanti bei palazzi storici.
I negozi sono quelli di ogni città d’Europa. Le vetrine sono molto ben curate (come da noi in Italia, ad esempio).
Si stavano già preparando per il Natale.
C’era più freddo che a casa mia, di giorno si girava col piuminio, la sciarpa e i guanti. Purtroppo ha quasi sempre piovuto.
Un altro aspetto che mi ricorda l’Italia e che anche li le indicazioni sono scritte quasi sempre solo nella loro lingua, così anche acquistare un biglietto per i mezzi diventa un problema per chi, come me, non sa una sola parola di tedesco.
I prezzi mi sono sembrati simili ai nostri.
Sopra al parlamento c’era una strana casa prefabbricata, non ho capito a cosa servisse…. boh??
Ovviamente McDonalds, Zara, H&M, Pizza Hut, Starbucks, ecc non mancavano.
Dappertutto ci sono riferimenti alla principessa Sissi.
Il caffè è quasi sempre Segafredo Zanetti. Se poi lo facessero bene sarebbe il massimo.
Anche qui le pizzerie italiane NON sono gestite da italiani.
Il tedesco è veramente una lingua ostica (e anche agnostica).
Sono atterrato all’aereoporto di Bratislava che dista circa un’ora e poco più di corriera da Vienna.
C’era un tizio che faceva la "statua" che stava per morire dal freddo… pazzo!
Ci sono tante chiese… ma non ho capito se li sono cattolici o no? Boh.
Qualcuno mi spieghi la differenza tra "strasse" e "gasse". Io credo che voglia dire "via" e "viale" o "corso". Giusto??
I nomi delle vie e piazze che ricordano i santi, non hanno la parola "santo" all’interno. Mi spiego meglio: la piazza Santo Stefano si chiama "Piazza Stefano", e così via.
Anche gli annunci sulle metro sono solo in tedesco.
In dogana sale il tizio e controlla i passaporti… ovviamente in modo superficiale.
L’aereoporto di Bratislava è bocciato. Usano uno strano sistema: dopo il check-in devi aspettare fuori dalla stanza del gate (in piedi). Poi fanno entrare tutti nella stanza, controllando le carte d’imbarco e, quando ci sono tutti, ti accompagnano all’aereo. In questo modo si perde un sacco di tempo e si rimane un sacco di tempo in piedi. Boh???
Le prese di corrente della pensione si adattavano a qualsiasi spina.
Ci sono i supermercati Spar.
Dei film in programmazione nelle sale non ne conoscevo uno !
Dappertutto ci sono sedi e pubblicità delle Generali. Neanche fosse una ditta austriaca.
Ci sono tanti musei.
Ci sono tante carrozze coi cavalli che portano i turisti. Ogni cavallo ha attaccato a sè il sacchetto per i… "bisognini"

Clicca qui per vedere un po’ di foto

Vacanze 2007 – 6 settembre 2007 – Mantova

Ultimo giorno. Ci sveglia direttamente il padrone di casa (quanta fretta di mandarci via…) e ci fa fare colazione a casa sua. Lui e la sua signora ci raccontano un po’ della loro vita: chissà quante volte l’hanno fatto in questi anni.

Dove si va? Tornare subito a casa sarebbe scontato e improduttivo, meglio fare una tappa intermedia. Allora arriviamo a Bologna e poi deviamo in direzione Mantova.


Mantova ricorda Virgilio

La città di Mantova è praticamente circondata dal Mincio. Sembra quasi un’isoletta. Abbiamo parcheggiato ai bordi dei bastioni, verso nord, e ci siamo subito rifocillati in un barettino. Pieni di energie abbiamo raggiunto la piazza principale. In realtà io non ero per niente pieno di energie, mi faceva male dappertutto ed ero sempre stanchissimo. Boh? Mantova è un altro bel posto, piacevole da visitare. Ci sono tante belle vie e piazze, sempre molto caratteristiche. Noi come al solito procedevamo quasi a caso, aiutati un po’ dall’intuito, un po’ dal flusso della gente, un po’ dalle indicazioni stradali. Casualmente in questo periodo c’era una fiera del libro, anche piuttosto importante, credo. Lungo la città c’erano dei tendoni dove vendevano e discutevano di libri. Io volevo comprarmi "Milano da morire", ma purtroppo non l’ho trovato.


La piazza principale

Quasi quasi si metteva a piovere, ma per fortuna non l’ha fatto. Abbiamo gironzolato ancora un po’ e poi ci siamo diretti, via Statale 10 Padana Inferiore (è la stessa che va da Voghera a Piacenza!!!!!) a Cremona. Anche qui, dopo aver trovato un parcheggio (in questi giorni ne abbiamo dati parecchi di soldi alle amministrazioni comunali in parcheggi) ci siamo messi a girare per la città. Io stavo sempre peggio, ormai il malanno sembrava assicurato. Ma non stavo male, ero solo stanchissimo.
Anche Cremona è una cittadina carina…certo, magari con un po’ più di informazioni sarebbe meglio, noi eravamo spinti solo dall’istinto. Anche qui mi sembra di aver camminato a piedi per ore… chiese, palazzi, piazza, monumenti, statue, portici, parchi, ecc.

E poi… ritorno a casa! Quanti posti abbiamo visto in questi giorni? Tantissimissimi. A casa mi misuro la febbre: 38. Ecco, lo sapevo! Ma una pastiglia di Actigrip, un buon sonno di 12 ore e il giorno dopo sono come un fiorellino. Alla prossima gita!!!

Vacanze 2007 – 5 settembre 2007 – Ravenna

Al mattino, dopo un’abbondante colazione a base di caffè, latte, biscotti, succhi e la crostata fatta dalle amorevoli mani della moglie del nostro padrone di casa, siamo ripartiti another time.

Stavolta non abbiamo fatto tantissima strada, ma siamo "atterrati" a Ravenna. Abbiamo subito visitato il mausoleo di Teodorico (da fuori) x poi spostarci in città e scarpinarcela tutta a piedi. Io ero un po’ cotto, non so perchè ma avevo le braccia che mi facevano male, come un forte reumatismo. Boh? Influenza in arrivo? Speriamo di no.


Il mausoleo di Teodorico

Abbiamo visto la tomba di Dante Alighieri (anzi di Danti Alighiero, come c’era scritto lì): ma cosa ci faceva Dante a Ravenna? Poi abbiamo proseguito vedendo altri monumenti della città. Ci siamo stancati ben bene, perchè ce la siamo girata tutta apiedi, as usual. Non c’era brutto ma non faceva caldo, anzi! Infatti, appena siamo riusciti a tornare in auto, ha fatto 10 minuti di vera bufera con pioggia fortissima e vento.
Abbiamo trovato sistemazione in un B&B a nord, gestito da due anziani, toscani di origine, che da quando sono in pensione si sono trasferiti da Ravenna in quella casa di campagna e l’hanno adattata a struttura ricettiva.
Dopo siamo saliti fino a Comacchio. E’ un paesotto costruito su una serie di canali che gli girano attorno. Ovviamente è pieno di ponti e ponticelli dappertutto, una Venezia in miniatura, molto caratteristico.


A Comacchio stupiva la totale assenza di parapetti

Lorenzo si è lanciato nel turismo gastronomico e ha preso un anguilla, io mi sono limitato ai tortellini (la cameriera mi ha detto che si vede che sono bolognese. Anche qui mi danno del bolognese??)

Vacanze 2007 – 4 settembre 2007 – Fermo

Abbiamo deciso di cambiare versante d’Italia e andare sull’Adriatico, iniziando anche a spostarci verso nord.
Siamo saliti fino a Cassino e poi in superstrada fino ad Avezzano, mentre ci raccontavamo le relative avventure scolastiche, complice il tempo perso a causa di lavori in corso.
Da lì abbiamo preso l’autostrada dei parchi in direzione Pescara. Eravamo proprio nel centro geografico dell’Italia, circondati da ennemila parchi naturali. A dire la verità non si capisce bene cosa ci sia da salvaguardare, visto che dall’autostrada si vedono solo rocce e muschi e licheni. Siamo passati vicino a Sulmona e mi sono venuti in mente i libri di Ignazio Silone, specialmente quello che raccontava la vita di Celestino V.
Certo che sono zone veramente distanti dalla "civiltà". Chissà una volta, quando non c’erano queste vie di comunicazione. Nel frattempo iniziava a piovere.
Così abbiamo deciso di fare ancora qualche chilometro verso nord e siamo arrivati a Fermo, che sarà una delle prossime province italiane che attiveranno (maledetti burocrati clientelisti e mafiosi). Il B&B l’abbiamo trovato a Torre delle Palme, una frazione su una collina sopra il mare, luogo molto caratteristico e ben curato. Veramente bello, finora siamo stati molto fortunati in tutto il nostro viaggio. Per 55 euro avevamo un’intera casa, visto che gli altri inquilini sarebbero arrivati il giorno dopo. Al piano terra cucina e bagno, al primo piano sala con tavolo, credenza, camino e tv, al secondo piano mega stanza con divano, altro camino, altro televisore, armadio… e ovviamente letto.

X fortuna nel frattempo aveva smesso di piovere, anche se la temperatura si era abbassata notevolmente: altro che bagno in mare, siamo coi pantaloni lunghi, felpa e giacca!

Abbiamo visitato Fermo. la città è arroccata su un monticello con viuzze, salite e portici, tutto in acciottolato. Mi devo ripetere ancora: quanti bei posti abbiamo in Italia. In cima al cocuzzolo c’è la basilica, carina ma non eccezionale. C’era dentro un tizio losco che ci seguiva ovunque andassimo, non ho capito se lo faceva xché aveva paura che facessimo danni o xché era un poco riccchione.

Ecco le vie di fermo

Dopo la visita a questa graziosa cittadina, siamo scesi a valle sul mare a Porto San Giorgio x la cena. Il ristorantino era spartano ma simpatico.

Vacanze 2007 – 3 settembre 2007 – Napoli

Dopo un’altra bella colazione, un bel po’ di chilometri in direzione del capoluogo regionale: Napoli.

Prima però ci siamo fermati a vedere gli scavi di Pompei. Siamo stati solo un paio d’ore, assolutamente poche per poter anche solo vedere tutto di sfuggita, ma assolutamente sufficienti x romperti i maroni, specialmente sotto il sole cocente.
E’ grande in una maniera impressionante, non so quanto ci hanno messo a scavare tutta ‘sta roba. E’ proprio una città, con strade, incroci, terme, il lupanare (cioè il bordello, la casa + visitata di Pompei, e secondo voi mi devo sparare quella fila x vedere un casino? Guardate che Voghera è famosa in tutt’Italia, non ho bisogno di visitare gli scavi archeologici). E poi il teatro, l’anfiteatro, ecc. Veramente grande. Sembra impossibile che sia finito tutto sotto le ceneri del Vesuvio, che tra l’altro è parecchio distante.

Scappati da Pompei, ci siamo fermati a Torre del Greco x uno spuntino. Certo che sono paesi veramente sgarrupati. le case scrostate, tenute male, tutte arruffate e poco curate. Io posso capire che mi dicano che la gente è povera, ma non può essere un paese (e Torre del Greco è enorme) composto dal 100% di gente che non può permettersi neanche una tolla di bianco da dare ai muri di casa. Inoltre qui girano tutti con lo scooter e quasi nessuno col casco, ma questo è un altro discorso.

E poi Napoli. Non c’ero mai stato e non mi aspettavo che fosse "in montagna" come Genova. Dopo un po’ di ricerche coi nostri meravigliosi mezzi tecnologici (Lorenzo coi POI del Tomtom, io navigando sol cellulare) abbiamo recuperato una camera in centro per soli 50 euro (without breakfast) e anche bella grande.
Abbiamo lasciato la macchina in divieto ed è venuto subito un tizio a chiedere un paio di euro x il parcheggio. Simm’a Napule. Alla fine l’abbiamo messa in un garage per 18 euro al giorno. Il centro di Napoli (nei pressi di Piazza del Plebiscito, che mi aspettavo più grande) è come il centro di una qualunque città d’Europa. Ma qui, appena girato l’angolo trovi disordine e sporcizia. Deve essere più forte di loro, non gliene frega niente. Anni luce dalla pulizia di Budapest, ad esempio.

Purtroppo, essendo già tardo pomeriggio, non abbiamo visto più di tanto la città. Peccato, perchè c’è strapieno di gnocca.
In via Toledo si alternano negozi, boutiques e… venditori abusivi. Come se niente fosse. Come se in via Torino a Milano ci fossero tutti i banchetti abusivi che vendono ogni cosa. Comunque nelle vetrine i prezzi sono mediamente bassi.

Una doccia e un riposino. Avevamo i piedi fumanti a causa dell’intera giornata di scarpinate. E poi ua bella pizza coi friarielli (per me) e spaghetti alla marinara (x Lorenzo), in un ristorante monobicchiere: i bicchieri per l’acqua, la birra, il limoncino erano tutti uguali!


La Baffo d’Oro è un must !

Vacanze 2007 – 2 settembre 2007 – Sorrento

Anche la colazione è all’altezza del resto: veramente un bel posto.
Al mattino siamo scesi a piedi alla spiaggia. Scesi nel vero senso della parola, si fa circa mezz’ora di scalinate x raggiungerla. Immaginatevi la salita. Sono bei posti, la cornice è fantastica.

La spiaggetta, di ghiaia, era piccolina, ma ciò nonostante c’erano ben tre ristoranti! E purtroppo neanche un bar dove prendere un panino, mi sono dovuto accontentare di pane e... boh… co’erano, melanzane? Non lo so, non me ne intendo. L’ho mangiato perchè avevo fame….
Alle 3, visto che in quella caletta esposta a est il sole stava scendendo, siamo saliti fino al B&B. Nella risalita ne abbiamo approfittato per rubare assaggiare qualche fico.
Siam partiti con la C2 e ci siamo diretti a Sorrento, dove al porto ho rivisto l’alebrgo dove ero stato nel ’91.

Sorrento è una cittadina turistica. Non ha molto di caratteristico, ma è piena di alberghi, ritoranti, negozi e negozietti, specialmente nei vicoli del centro. Abbiamo notato parecchi laboratori e rivendite di oggetti in legno intarsiato, dev’eseere una specialità locale. Proprio nei vicoli abbiamo trovato una simpatica trattoria dove abbiamo provato i gnocchi alla sorrentina. Sono normalissimi gnocchi, con formaggio e pomodoro.
E domani dove si va? Potremmo rimanere li, ma questo vorrebbe dire spararsi ancora chilometri e chilometri di curve per ogni destinazione che volessimo raggiungere. Allara potremmo andare a sud, in Calabria, oppure visitare Napoli.  E’ bello girare senza meta precisa, vedi posti che altrimenti non sapresti magari neanche che esistano.

Vacanze 2007 – 1 settembre 2007 – Positano

Si parte da Anzio e poi ci spariamo tutta l’autostrada A1, per poi deviare sulla Caserta – Salerno, fino alla Costiera Amalfitana. Dopo curve e controcurve siamo giunti ad Amalfi, ma di parcheggio neanche l’ombra, siamo capitati anche dalle parti del pronto soccorso… ricordi di 15 anni fa. Abbiamo proseguito e ci siamo fermati x un panino in un baretto a strapiombo sul mare. La strada è talmente stretta e arzigogolata che in alcuni tratti ci sono degli addetti che bloccano il traffico x far passare le corriere. Il panorama è spettacolare: spiagge, sole, cielo e mare.


Panorama mozzafiato

Abbiamo recuperato un B&B a Conca dei Marini, www.locandadegliagrumi.it , che vi consiglio vivamente. Aperto nell’aprile 2007, i gestori sono di una gentilezza quasi esagerata, il posto è splendido, nuovissimo, stanze con frigobar, TV piatto, aria condizionata, ecc per 80 euro a notte (in due).

Al pomeriggio un giro in spiaggia a Maiori, dove con soli 3 euro puoi parcheggiare per ben 1 ora !!! Ammazza che tariffe !!!
Alla sera un bel 16km di curve e controcurve fino a Positano. Li il parcheggio è ancora più caro: 5 euro all’ora. Un po’ troppo. Abbiamo parcheggiato fuori dal paese, come quasi tutti.
Molto bello.
Non capisco come fa ad essere paragonato a Portofino. Per chi non c’è mai stato: Positano è un paese che scende dalla strada principale al mare, con un dislivello di un centinaio di metri o più. Il borgo è proprio carino, con le sue viuzze, piazzole, scale, tutte disegnati e disseminate dagli immancabili botteghe accalappia-turisti. Arrivati in fondo c’è la baia con il prticciolo e i ristoranti. La pizza era buona, ma non eccelsa. Cmq è un posto dove portare una tipa, porca miseria, peccato che a noi mancava la materia prima, mannaggia !!

Vacanze 2007 – 31 agosto 2007 – Anzio

Giorno di transizione. Ci siamo alzati tardi, colazio e abbiamo abbandonato la Toscana.
Sosta a Tarquinia, borgo etrusco-romano-medievale come altri in questa zona d’Italia, di cui quasi ignoravamo l’esistenza. Abbiamo visto delle torri dall’autostrada e, complice la fame, siamo usciti. Posto carino, ma non imperdibile. Abbiamo preso due panini in un negozio di alimentari, la signora ce li ha fatti al momento.


Ecco il super-panino

Ripreso il viaggio e passata Roma siamo arrivati ad Anzio, paesone di mare sotto Aprilia, famoso x un qualche sbarco che non mi ricordo quale fosse… e per le partenze per l’isola di Ponza (dove vai in latitanza ballando la paranza….)

Stavolta abbiamo recuperato un alberghetto davanti al mare. La spiaggia era di sabbia, ma tutta privata. Non ci siamo persi d’animo e ci siamo buttati in acqua tra i cavalloni col pericolo che i numerosi surfers ci investissero, a giocare con Winston (il pallone, che in realtà è marcato Lotto, ma a noi piace chiamarlo Winston, come quello di Cast Away) e a osservare le (poche) bellezze locali.
Alla sera un giro x il paese adiacente, Nettuno, dove c’è un bel movimento, soprattutto nel centro storico medioevale, con diversi concertini. Tra questi il migliore era quello di una cover band di Elisa. La tipa cantava veramente bene, sembrava proprio lei.

Quanti bei posti ci sono in Italia.

Vacanze 2007 – 30 agosto 2007 – Argentario

Colazione in un bel bar sotto casa, lettura de "Il Tirreno" e poi via. Oggi si va sulla penisola dell’Argentario. Si trova sotto Grosseto. Ci si arriva da Orbetello grazie ad un lembo di strada che passa nella laguna. Sembra la strada che va a Venezia oppure… mi ricordo una volta che sono andato a Grado, o da quelle parti, e c’era una strada simile, in mezzo all’acqua.

Nella parte nord di questa penisola siamo arrivati a Porto Santo Stefano, posto da sciur, dove ovviamente non c’era parcheggio e non sembrava esserci spiaggia, solo porto. Abbiamo comunque fatto un paio di foto su una rocca spagnola in cima al paese.
Dopo siamo andati avanti e avanti… e avanti. La strada è molto panoramica (e in effetti si chiama così), ma diventa sempre più dissestata.
Ad un certo punto diventa addirittura sterrata e si divide: giù oppure su? Dove andare? Mezzogiorno è passato da un pezzo e non abbiamo mangiato. Inoltre sembra quasi che stiano arrivando grossi nuvoloni. Va beh, vaffanculo, andiamo giù. Dopo poche centinaia di metri la strada diventa talmente dissestata che è quasi impossibile proseguire. Chissà poi a tornare su !! Appena troviamo uno spazio lasciamo l’auto e scendiamo a piedi. Ormai è chiaro che non è la strada principale, ma una stradina che ci condurrà chissà dove, sperabilmente (si dice?) vicino al mare.
C’è una torre diroccata tenuta in piedi dai ponteggi, e la strada finisce lì. Non ci perdiamo d’animo e scendiamo  sulle rocce fino al mare, lungo una specie di sentiero, probabilmente scavato dall’acqua.

Abbiamo scoperto una cala veramente caratteristica e l’abbiamo raggiunta non senza qualche difficoltà, ma… che soddisfazione. Non penso che ci siano stati in molti in quel posto. E’ una piccola spiaggetta di sassi (e scogli). Il mare è abbastanza agitato e putroppo non si può fare il bagno per via delle grosse onde, quindi ci siamo messi a fare i deficienti sul bagnasciuga. Grazie ai Ringo e a due bottigliette d’acqua riusciamo a resistere fino alle 4 e mezza del pomeriggio.

La risalita è massacrante, un po’ per l’oggettiva impervietà, un po’ x la stanchezza, un po’ x il caldo e soprattutto l’afa che ci fa grondare letteralmente di sudore. E non è finita qui. X tornare su abbiamo "lisciato" le due gomme anteriori e messo a dura prova il fondo della C2. Non contenti proseguiamo x l’altra strada sterrata dove, dopo 4 / 5 km spuntiamo sulla strada asfaltata di Porto Ercole. Abbiamo circumnavigato la penisola, altro che Magellano !

Un gelato ristoratore e poi su fino a Castiglione della Pescaia x la cena. Proprio carino come posto: arroccato su un monte, con stradine medioevali di acciottolato, pieno di localini caratteristici.
L’ultima notte in quel maledetto letto di Follonica dove ci aspetta una novità: le zanzare!!! 

Vacanze 2007 – 29 agosto 2007 – Follonica

Partenza da Voghera alle 9 circa con la C2 di Lorenzo. Poi una luuuuuuuuuunga autostrada da Casei Gerola, passando da Genova, La Spezia, fino a Rosignano e poi sulla SS1 Aurelia  fino a Punta Ala in provincia di Grosseto. mi avevano detto che quella zona della Toscana era diversa dalla zona nord. In realtà mi è parsa uguale identica. C’è la strada, il boschetto (generalmente una pineta) e poi la spiaggia sabbiosa. A me non piace molto. Primo perchè non sei in un paese, e io dopo un po’ mi rompo a stare in spiaggia e secondo perchè non sono un amante della sabbia. Punta Ala dovrebbe essere un posto abbastanza chic. Noi siamo stati al porto e difatti c’era la sbarra x far entrare solo gli autorizzati. Abbiamo mangiato lì, visto che era l’orario. Due piadine discrete servite da una cinesina niente male. Probabilmente era di origine vietnamite o cambogiane, ma fa lo stesso.

Abbiamo ripreso la macchina con l’intenzione di trovare una sistemazione x la notte. Lorenzo aveva segnato i B&B sul Tomtom, io navigavo  col cellulare su un sito di Bed & Breakfast. Dopo qualche telefonata e zero risultati ci siamo messi alla ricerca di un punto informazioni. Tutti chiusi !!! Nel frattempo eravamo a Follonica, simpatica cittadina nel centro del golfo omonimo, tra Piombino e Punta Ala. Siamo finiti da un affittacamere vicino alla spiaggia (e al centro) dove ce la siamo cavata con sessanta euro.
C’è tantissima spiaggia, anche libera, ma c’è quella cavolo di sabbia che te la ritrovi dappertutto: nei vestiti, nello zaino, nel telefono, nel libro che sto leggendo, ecc.


La spiaggia di Punta Ala

Il mare è ancora caldo, ma pare di essere nell’adriatico. Vai avanti x cento metri e tocchi ancora. Avevamo anche la maschera ma cosa mai dovevi vedere… Sabbia?
Alla sera un pizzino, un giro x le vie (i negozi sono aperti anche alla sera, non capisco il perchè, visto che sono tutti vuoti) e poi a nanna. Uno dei letti più scomodi che abbia mai sperimentato. Al mattino sono tutto incassato (e incazzato).

Vacanze 2007 – 24 luglio 2007 – Toscana

Dopo una notte non trascorsa meravigliosamente tra il caldo e il materasso di marmo, una colazione in un bar di simpaticoni e un altro breve giro x Siena a vedere il battistero e il duomo. Che bel fresco che fa tra queste stradine all’ombra, non sembra vero. Pensa te.

A mezzogiorno ancora strada, fino a San Gimignano. E’ un borgo medievale veramente ben tenuto. Vale al pena visitarlo. Non capisco come siano riuscito a mantenere tutto quanto così intatto. Una casa…. un quartiere… ma un intero paesone!!! Complimenti davvero. La sua caratteristica è data anche da numerose torri che svettano tra le altre costruzioni.  Anche qui strapieno di stranieri, che erano la maggioranza. Il caldo e la stanchezza si fanno sentire, ma c’è lo spazio per un pranzetto in un ristorante in salita


San Gimignano

Ancora mezz’ora di strada e si raggiunge Volterra. Subito una piacevole novità: qui è l’unico posto della Toscana dove i parcheggi sono gratuti, miracolo! Anche  qui c’è il borgo medioevale con resti romani ed etruschi. Notevole e interessante. Per una qualche stranezza della geografia, Volterra è in provincia di Pisa. Boh?


Il teatro romano di Volterra

Con una statale si raggiunge (dopo x curve, con x molto alto) Rosignano e da li si fa tutta autostrada fino a Voghera.
La Toscana è sempre bella.

The End

Vacanze 2007 – 24 luglio 2007 – Toscana

La colazione era alla sede principale del B&B. Anna, la padrona, persona veramente gentile e disponibile, mentre faceva il caffè con la caffettiera, spiegava che ha vissuto 10 anni in Costa Rica vendendo intimo importato dall’Italia, dopodichè ha ricavato un posto accogliente in quella favolosa casa, che ha ereditato nel centro di Pistoia. Casa arredata in stile antico con mobili, librerie, persino un vecchio piano. Stupendo, veramente. Ecco il link: Canto alla porta vecchia.


No, non è una foto da maniaco, è solo per mostrare anche quanto il bagno fosse curato e originale.

Pistoia deve essere veramente una città a misura d’uomo, come molte in Italia. Vale la pena andarci. Breve visita in una chiesa in Via della Madonna, breve giro per la città e poi tappa successiva: Prato. Qui in centro c’è l’ormai consueta ZTL e quindi si parcheggia appena fuori. Ci sono tanti cinesi (infatti la comunità cinese di Prato è la seconda in Italia dopo quella di Milano).
Dopo una veloce visita alla chiesa di San Domenico e al duomo, durante un giro nelle vie adiacenti ho acquistato un ombrellino per 2 euro e cinquanta da un negozietto cinese, visto che pioveva.

E poi viaaaaaaa: direzione Firenze. Beh si, di Firenze si sa tutto. Anche qui la ZTL assassina ti costringe a giri pazzeschi, per poi lasciare la macchina (sempre a pagamento, s’intende) vicino all’Arno. Dalle parti di Palazzo Pitti vi segnalo un barettino con gestori simpatici, ma purtroppo non ricordo il nome. Ho fatto anche un salto all’internet point.
A Firenze cosa si visita? Le solite cose: il mitico Ponte Vecchio, con tutti i suoi ori. Piazza della Signoria (mi ricordo quella volta che ho mangiato nel ristorante all’aperto sotto Palazzo Vecchio e ho speso una fortuna), il Duomo con la cupola del Brunelleschi – ma senza salirci perchè ci sono delle fine inesauribili – e il campanile di Giotto.
Nel mercatino vicino al mercato coperto c’era Pascià, quello dove si comprava la pelle un tempo, che dice che il lavoro non è più quello di una volta. In effetti al mercato c’era tanta gente, ma pochi compravano. E poi lui vende pelle e la pelle ormai va molto meno di una volta.


Il Ponte Vecchio

Cmq Firenze è strapiena di turisti. Un tour nei dintorni del duomo, giusto x fare 2 foto e vedere le chilometriche code x entrare e per salire sul cupolone. La gente è pazza.
Ancora autostrada (anzi superstrada) e stavolta direzione Siena. E’ quasi sera. Il Tomtom mi segnala un sacco di autovelox, veri e presunti. In Toscana sono proprio fissati. Anche Siena è dotata di ZTL con minacciosissime telecamenre indagatrici e di parcheggi a pagamento ai margini del centro. Stavolta ho chiamato kpanic per trovarmi un B&B. Mentre lo chiamo sono coricato in Piazza del Campo, mentre il sole scende, e il gruppo jazz sul palco fa le prove, mentre una brezzolina mi solletica. Che pacchia. Che relax, che ambientazione.
Il B&B era fuori dal centro. Palazzo nuovo, stanze nuove, bellino ma asettico.
Per cena pizza, sempre in Piazza del Campo. Una legnata. E i furbacchioni pubblicizzano il coperto gratis… peccato che poi abbiano messo 6 euro e 50 di servizio! Ma si! Almeno la pizza era buona e la location vale comunque il prezzo.


Ecco il palazzo comunale di Siena

Vacanze 2007 – 23 luglio 2007 – Toscana

Partenza da Brallo alle ore 9 o 30 circa, per poi prendere la SS 45 della Val Trebbia in direzione Genova. E’ una strada molto antica, c’è da tantissimo tempo. Attraversa, tra gli altri, il paese di Montebruno, anticamente chiamato Castrum Montisbruni. Da Genova in avanti tutta autostrada fino a Rapallo. Chiamiamola pausa pranzo, al solito ristorante sotto i portici vicino al duomo. Dopo un rapido passaggio a casa, di nuovo in autostrada in direzione La Spezia e giù fino a Lucca dove anche solo dalla macchina si possono osservare le sue famose mura. In seguito in strada statale fino a Montecatini. Sono passato davanti alla Dubin, la mitica ditta di abbigliamento da Sci. Sapevo che era in zona, ma non dove fosse di preciso. Montecatini è un simpatico paesone, anche se è in collina, è tutto pianeggiante. Nonostante il caldo afoso in giro c’era qualche persona. Sembra come Salice, ma più grande e più viva. c’è pieno di negozi e quindi c’è vita anche di giorno e non solo alle sera. Dopo una visita alla basilica minore di stile moderno, ancora statale fino a Pistoia.


Montecatini Terme

Grazie agli aiuti di Christian vis SMS chiamo e prenoto un B&B, dopo aver parcheggiato in un parcheggio ai margini del centro. Veramente bello, veramente carino. Sia la città che il posto. Era al secondo piano, in una piazzetta molto caratteristica. Appena dietro c’è la Piazza del duomo, dove facevano le prove di una giostra che ci sarebbe stata nei giorni successivi. Come in una giostra medievale il cavaliere doveva colpire con una lancia il braccio di un fantoccio di legno, anche andando al galoppo. Per niente facile.
In giro i negozi erano quelli di tutte le città d’Italia: Benetton, Stefanel, Yamamay, Guess, Intimissimi, Calzedonia, ecc, ma bastava spostarsi nelle viette laterali per scoprire ancora qualcosa di caratteristico.

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