(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Revisione auto

E’ di questi giorni la notizia che dal 20 ottobre raddoppieranno i prezzi per la revisione auto.
Bene, ottimo.
Per chi guadagna 5000 euro al mese, pagarne 25 o pagarne 45 fa lo stesso, ma caro ministro Bianchi, vallo a spiegare a quelli che guadagnano 800 euro al mese… e che magari hanno votato Prodi.

Meditate, gente, meditate.

Valle Staffora irraggiungibile

Da anni ormai lungo l’ex statale del Penice, strada principale della Valle Staffora, la viabilità sta peggiorando. Come dappertutto, le auto aumentano e la strada non offre più una scorrevolezza adeguata.

Da anni sento avanzare proposte, come la realizzazione di una strada alternativA che tagli fuori i centri urbani (ad esempio sul percorso della vecchia ferrovia Voghera-Varzi). Tutto questo non è mai stato realizzato e ha contribuito a rendere la Valle Staffora un posto ancora meno appetibile per chi ci vuole vivere o lavorare, per non parlare di chi avesse intenzione di impiantare realtà industriali: come potrebbero esserci flussi adeguati di automezzi su quella strada? Impensabile.

Le amministrazioni dei vari centri attraversati dalla ex SS 461, stufe del continuo passaggio in mezzo ai centri abitati di auto e moto che sfrecciano ad elevata velocità hanno in questo ultimo periodo provveduto ad installare una serie di semafori "rosso stop", vale a dire quelli che diventano rossi se l’automezzo in avvicinamento supera il limite di velocità. Bene, questo ha sicuramente diminuito il rischio di incidenti in prossimità di punti pericolosi, ma allo stesso tempo ha aumentato i tempi di percorrenza: nelle ore di punta ci vuole un’ora da Varzi a Voghera (30 km!).

Come se non bastasse, in queste ultime settimane di primavera la Polizia Locale della Valle Staffora (non so bene che comuni comprenda, penso Varzi, Bagnaria, Ponte Nizza,..) ha pensato bene di installare un bell’autovelox. Bene, direte voi, così anche i più incalliti trasgressori saranno fermati. E invece no, si è ricorso al vigliacco e infido trucco della macchinetta nascosta dentro ad un auto "borghese" senza insegne della Polizia. A cosa serve questo? A disincentivare la velocità? No, perchè l’automobilastro, non accorgendosi del vile attentato, non rallenta, pertanto serve solo ed unicamente a fare cassa. Eh si, i cari vigili e amministratori possono raccontare quanto vogliono la favoletta della prevenzione, ma in questo caso si tratta solo di repressione pura, senza alcun vantaggio per il cittadino: nè il pedone, che rischia comunque di essere investito, nè l’automobilista, che si becca la contravvenzione, la decurtazione dei punti sulla patente, ma corre comunque il rischio di incidente perchè non indotto a rallentare.

Risultato? E’ presto detto: ci lamentiamo che il turismo, specialmente in Alta Valle Staffora è in diminuzione? Per forza, i paesi sono ormai irraggiungibili in tempi decenti, e si corre anche il rischio di cadere in queste squallide imboscate…chi volete che abbia voglia di trascorrere una domenica in collina? Bravi, complimenti, ammazziamo (anzi seppelliamo) il pavese montano.

Ancora uncorrect, ancora immigrazione

Leggo qui su Repubblica:

Aiuto, sono di sinistra
ma sto diventando razzista

GENTILE Augias, ho 49 anni, vivo a Roma, lavoro al Quirinale, ho studiato, leggo buoni libri (credo e spero), mi interesso di politica, leggo ogni giorno 2 quotidiani, guardo in tv Ballarò e Matrix e voto a sinistra, sono stato candidato municipale per la Lista Roma per Veltroni. Cerco di insegnare alle mie figlie i valori della tolleranza e della nonviolenza, dell’importanza dell’istruzione, delle buone letture e dello studio, l’etica del lavoro e del sacrificio per ottenere qualcosa di duraturo e vero nella vita.
Lotto ogni giorno, al loro fianco, contro la cultura del nulla e dell’apparire, contro i Tronisti e le Veline e i Grandi Fratelli.

Ma questo è un altro discorso e quindi torno subito a me ed alla mia richiesta di aiuto.
A 49 anni sto diventando un grandissimo razzista e non riesco a sopportarlo.

Non c’è stata una molla scatenante, un atto di violenza compiuto verso di me o la mia famiglia o amici, ma un continuo stillicidio di fatti letti, di violenza vista, di sicumera da impunità, di moralità calpestata, di identità violata e violentata, di fatti raccontati da persone sconosciute su un tram o una metropolitana.
Ad una signora anziana che ha tossito (forte e ripetutamente) sul tram la giovane ragazza slava seduta davanti a lei ha detto: "Se sei malata devi scendere, vecchia!!". Alle mie rimostranze sia la ragazza che il suo accompagnatore hanno semplicemente risposto: "Tu che c.. o vuoi, fatti i c.. i tua", proprio così tua, alla romana.

Altro giro sul tram, affollato. Sale una vecchietta, si avvicina ad una ragazza di colore, la più vicina all’entrata e seduta tra altre 2 persone anziane e, gentilmente, le chiede il posto: prima non risponde e poi, all’insistenza dell’anziana biascica un "vaffanc.. vecchia puttana". Il vecchietto seduto si alza per darle il posto: io intervengo per dire che non è giusto, lei è giovane e può benissimo alzarsi per una vecchietta. Quella si alza, mi guarda, dice qualcosa e poi mi sputa la gomma americana che ciancicava: l’ho presa per il colletto e l’ho sbattuta fuori dal tram, alla fermata. Tutti ad applaudire ma io mi sono vergognato come un ladro per la mia reazione ed alla fermata successiva sono sceso.

Lavorando al Quirinale ogni tanto vado a comprare un panino in piazza Fontana di Trevi: ho sventato 2 borseggi da parte delle zingarelle. Ad un turista di Palermo ho fatto recuperare tutto il bottino che gli era stato trafugato e, appena mi accorgo della loro presenza di branco in caccia, avverto la polizia che staziona alla fontana: nessuno si muove perché devono stare vicino alle moto o alle macchine.
Ed allora capisco che Fontana di Trevi è terra di nessuno, tra decine di venditori di pistolette che fanno le bolle di sapone e di quegli aggeggi rumorosissimi che si lanciano in aria e fanno il verso dei grilli mentre le bande imperversano.

Di fronte agli stupri che avvengono, troppo frequentemente, in varie città italiane, mi chiedo: e se io stuprassi una giovane araba alla Mecca o a Casablanca, se venissi preso dalla locale polizia a cosa andrei incontro? E se a Bucarest, in metropolitana, avessi accoltellato un giovane rumeno per una spinta ricevuta, che mi avrebbero fatto le locali autorità? Perché devo essere sempre buono ed accogliente con i nomadi, ahi tasto dolentissimo e pericolosissimo, quando questi rubano, si ubriacano, violano la mia casa e la mia intimità, quando rovistano nei cassonetti e buttano tutto fuori, quando mendicano con cattiveria e violenza, quando bastonano le immigrate che non vogliono prostituirsi, quando sbattono i bambini in strada o mandano i figli a scuola con i pidocchi?

Perché se chiedo l’espulsione immediata dei clandestini violenti e ladri e meretrici e protettori di meretrici vengo immediatamente accostato a Eichmann?
Perché lo schieramento politico che mi rappresenta, se io chiedo certezza delle pene e della detenzione, mi risponde con Mastella che nomina direttore generale del Ministero di Grazia e Giustizia quel Nuvoli Gianpaolo che, secoli fa ormai, ai tempi di Mani Pulite, ebbe a dire di Borrelli "se il procuratore fosse condotto alla forca sarei in prima fila per assistere all’esecuzione"?

Perché quando Fini, allora competitor di Rutelli a sindaco di Roma, propose di spostare i campi nomadi fuori dal Gra di Roma, tutti noi della sinistra (quindi me incluso ed in prima fila) gridammo "tutti i fascisti fuori dal raccordo" ed ora, a più di quindici anni di distanza, prevale l’idea del mio sindaco e del prefetto di compiere in tutta fretta questa operazione smentendo così, sostanzialmente, tutta la politica fin qui seguita dell’integrazione e dell’accoglienza solidale?

Perché devo sopportare lo strazio umano di vedere per le strade, di giorno e di notte, giovanissime prostitute schiave senza che a qualcuno, di destra prima e di sinistra ora, sia venuto in mente di vietare la prostituzione in strada cambiando semplicemente la legge in vigore? Però se i cittadini delle zone interessate scendono in strada e reclamano, con le ronde e con le fiaccole, un minimo di decenza ed anche di lotta alla schiavitù ecco subito le anime belle gridare al fascismo ed al ritorno delle camicie brune.

Sta crescendo ogni giorno di più l’intolleranza, sta montando l’odio per lo straniero e nessuno fa nulla per spegnere queste pericolosissime braci. Centinaia di persone come me, che hanno sempre litigato con tutti per difendere chi entra in questo Paese, che si sono battute come leoni contro l’intolleranza e la violenza xenofoba, sono stremate e ridotte, ormai, alla schizofrenia. Io voglio spegnere quelle braci prima che si trasformino in un incendio di rancori e violenza, non voglio lasciare più il monopolio della legalità alla destra e quindi non capisco, perché dare il voto locale agli immigrati, dopo 5 anni di permanenza nel nostro Paese, quando in nessun grande Paese dell’Europa Occidentale questo avviene.

So benissimo, come tutti gli italiani, che in Italia, ogni giorno, mille e più reati, anche odiosissimi, vengono compiuti da miei connazionali, nessuno crede veramente che la sicurezza venga messa a repentaglio solo dagli immigrati, non voglio e mi opporrò con tutte le mie forze al dagli allo straniero. Ma voglio legalità, voglio la cultura della legalità in questo benedetto Paese, voglio che chi sbaglia paghi.
Claudio Poverini

Se Nicolas Sarkozy ha conquistato l’Eliseo è anche per come ha affrontato prima da ministro dell’Interno, poi durante la campagna elettorale il tema dell’immigrazione. Con durezza, diciamolo. Senza negare, almeno a parole, una tradizione d’accoglienza che si vuole generosa, ma senza risparmiarsi l’elenco dettagliato di tutti i casi in cui i nuovi arrivati saranno immediatamente espulsi. La sua è stata una campagna visibilmente di destra appoggiata dai media e dall’industria ma, anche alla luce della lettera
che pubblichiamo (necessariamente tagliata) ciò che dobbiamo chiederci è: sul punto specifico dell’immigrazione dove si collocano oggi i confini tra destra e sinistra?

Ricordo perfettamente gli anni in cui ‘Law and Order’, slogan della destra americana, era stato adottato nelle campagne elettorali fasciste: ‘Legge e Ordine’. Dobbiamo avere il coraggio di dire che non è più di destra ammettere che la criminalità e il disordine sociale rappresentano un problema grave per l’equità della nostra convivenza. Non è di destra sostenere che l’immigrazione deve essere controllata, o chiedere agli immigrati di farsi carico di una serie di responsabilità civili, ivi compreso (per fare un esempio) l’obbligo di apprendere la lingua nazionale. Non è di destra reclamare una cultura della legalità che valga per tutti.

Al contrario, la cultura della legalità (a ogni livello – qui il discorso sarebbe lungo) è ciò di cui abbiamo più bisogno per evidenti ragioni di giustizia. Non si possono lasciare impegni così delicati alla destra che li assolverebbe a modo suo, con brutalità cieca anche senza arrivare alle cannonate che qualcuno minacciava tempo fa. È la sinistra che deve farsene carico ed è un carico pesante, forse il compito più difficile che oggi debba affrontare. Bisogna cominciare a dirlo con parole forti e chiare, con lucidità di visione, con il coraggio di chi sa innovare, prima che la denuncia del signor Claudio Poverini venga sommersa nel caos di episodi sempre più frequenti di rigetto, di intolleranza. Perché a quel punto la battaglia l’avrebbero persa tutti, gli immigrati e i cittadini.
Corrado Augias


(7 maggio 2007)

Politically uncorrect 1 – Cani

Ebbene si, faccio outing, lo ammetto: non sopporto i cani. Ok, l’ho detto, adesso voi cinofili mi starete già tempestando di vaff…, ma pazienza, in fondo è così e perchè dovrei negarlo.
Non odio i cani, tutte le bestie meritano rispetto (a parte qualche mio amico), ma mi da fastidio avermeli attorno. Ovvio, di solito faccio finta di niente, non è che scappo, ma alle volte….
Purtroppo sono tutte occasioni che sarebbero evitate se i padroni fossero persone educate. Ad esempio tempo fa stavo mangiando al ristorante e una tipa al tavolo a fianco ha legato il suo cane alla sedia e lui si è accucciato vicino alle mie gambe. Il che mi dava tremendamente fastidio, visto che stavo mangiando!!! Ma la colpa non è di sicuro del cane. Anche i cani che mi pisciano sulla porta del negozio non hanno colpe, in fondo il loro è un istinto, come è un mio istinto quello di prendere a scarpate in faccia i padroni. E quando sento notizie di cani che sbranano i bambini… brrr… penso alla mia nipotina e al fatto che vorrei insegnarle a stargli alla larga il più possibile.

Ecco cosa ha scritto Celentano ieri sul Corriere della Sera:

La piccola Alessia di nove mesi è stata brutalmente uccisa dai due rottweiler dei genitori. Ammazzata e soffocata nel giardino di casa. La casa di cui è probabile che i genitori andassero fieri della protezione dei due assassini con tanto di cartello che avvertiva: «Quest’area è difesa dai cani da guardia non avvicinatevi».
Parole che sembravan sottintendere, «altrimenti sono cavoli vostri!». E invece il pericolo non era per quelli fuori ma per quelli che stavano dentro. Mi domando quante saranno ancora le vittime che avrà sulla coscienza chi potrebbe evitare, attraverso una legge severa, che stragi di questo tipo accadano. Il ministro Turco dice che «l’ordinanza sulle razze aggressive è giusta, tocca ai proprietari vigilare sempre e dovunque sui loro animali». Ma il ministro ha dimenticato la razza più aggressiva, che non sono i cani ma i loro proprietari. Orgogliosi di essere difesi da una bestia feroce che al minimo accenno è pronta a sbranare chiunque. Per cui mettere la museruola al cane in un luogo pubblico, per il proprietario è come se gliela mettessero a lui… «Allora cosa lo porto a fare in giro il cane», dice amareggiato il proprietario, «se all’occorrenza non può azzannare almeno un polpaccio…». Per cui trovo alquanto ingenua l’ordinanza di cui parla il ministro. Quanti sono quelli che la rispettano? E se chiami un vigile per dirgli che c’è qualcuno che va in giro senza museruola, non solo lui ma anche il suo cane, il vigile si limita a una lieve ammonizione senza applicare alle due bestie nessun tipo di sanzione. Un’ordinanza inutile, quindi, fatta per un popolo che non ha passato gli esami. Gli esami dell’educazione, del rispetto delle regole, dell’altruismo non solo per le bestie ma anche verso i propri simili. Per cui signora Livia, lei si deve rimettere al tavolo e riscrivere l’ordinanza nel modo corretto per un popolo scorretto. Le alternative sono due: o si mettono fuorilegge le razze aggressive a partire dall’uomo e chi dovesse trovarsi in possesso di un cane pericoloso viene messo in galera per qualche anno o, se questo non è possibile, infliggere, oltre alla prigione, delle forti sanzioni naturalmente a seconda del reddito che uno ha: se il cane che provoca la tragedia è della Telecom, come multa dovrà cedere almeno il 30% delle azioni più la prigione. Ma soprattutto chi più di tutti deve essere punito è lo Stato che fa le leggi e non le mette in pratica.
Adriano Celentano

Orti diffusi

Il mio amico Marco Maffeo ha scritto il seguente invito, che vorrei girare a tutti i lettori del blog:

Cari amici,

come saprete in ottobre sono stato in Angola per un incarico istituzionale, ed ho avuto l’occasione di toccare con mano quali siano realtà e problemi nei cosiddetti "Paesi del terzo mondo", a partire dalla esasperante burocrazia (ed incompetenza…) di Associazioni del calibro di UNICEF per giungere a  ONG laggiù per sminare di dubbia moralità…
Il dramma di Paesi come l’ Angola è quello di essere ricchissimi di materie prime, interessanti per le economie dei paesi occidentali o dei paesi "emergenti" come la Cina, presente nella ricostruzione di strade, ferrovie, canali ma utilizzante manodopera cinese e “pagata” in petrolio: nessun beneficio quindi per i nativi.
Non so se si stia facendo molto o poco, ma mi sono reso conto che se addirittura non è mancante, un anello nella catena delle Associazioni Umanitarie è molto debole: lo scarso o nullo interesse per l’agricoltura, in modo da garantire (almeno!) l’autosufficenza alimentare alle popolazioni indigene.
La Fao manda semi, iniziativa lodevole ma ampiamente migliorabile sotto certi aspetti: ho toccato con mano, e non in senso figurato le sementi immagazzinate a Lwena in attesa di essere distribuite, ed in questo  si può intervenire migliorando quanto già si fa.

Un Paese dove la mortalità infantile è del 15%,  tra le cause la mancata disinfezione del cordone ombelicale alla nascita.
Questo problema lo prendo sempre come esempio, perchè è facile risolverlo: basta mandar giù un Tir di disinfettante ed il gioco è fatto!
Ma i Bantù vivono in perfetto equilibrio, non importa mettere al mondo magari 5 o 6 o 7 figli per allevarne solo due o tre: lo fanno da che sono Bantù!
Ma ecco che se aumenta la famiglia l’equilibrio si spezza: la fame, più che altro, spinge i nativi a trasferirsi in città, col miraggio che sia tutto più semplice o più facile.
Nascono così le favelas, a Brasilia come a Nairobi come a Luanda, e, purtroppo, in quella di Luanda ci sono stato.
(Chi volesse approfondire un pochino, il "resoconto" del mio viaggio lo trova su www.lomb.it , in alto a destra nella casella TROVA digiti Angola e poi Invio)
L’idea mi è venuta a Lwena e mi sono confrontato con Padre Martìn, persona eccezionale, laggiù da sedici anni, che mi ha confortato mettendo a disposizione i 90.000 Kmq (sì, Kmq… gli spazi sono un pò diversi dai nostri!) della sua Parrocchia.
Idea semplice e modesta: si tratta di mettere o rafforzare quell’anello che manca o è debole.
Per fare questo, grazie anche alla spinta di amici ed all’aiuto di Anna, porto alla vostra attenzione la bozza dello Statuto dell’ Associazione che si vuole fondare.
Ne discutiamo VENERDI’ 20 APRILE alle 21.00 ad Occhieppo Inferiore – Cascina San Clemente: siete tutti invitati.
Confido nel fatto che buttiate un’occhio alla bozza allegata: sono graditissimi suggerimenti, integrazioni, correzioni ecc.ecc., anche fatte pervenire via mail (d’altro canto, qualcuno di voi abita a qualche centinaio di Km di distanza…) e che facciate un passaparola con i vostri amici.
Ci vediamo,
Ciau
Marco.

La bozza di statuto la trovate QUI

Pax

In questi giorni ho letto che i vescovi hanno detto che la legge sui cosiddetti Pacs èsuperflua“. Io sono abbastanza d’accordo con loro e vi spiego il perchè.

Ero molto a digiuno di questa materia, così è da qualche tempo che ne parlo con amici, anche via internet. L’idea che mi sono fatto è la seguente. Per prima cosa una domanda: a cosa servirebbe una legge suelle coppie di fatto?
Risposta: a regolarizzare quelle unioni che adesso non sono regolate e quindi a dare più diritti alla coppia.

Ma allora perchè la coppia non si sposa? Se si sposasse acquisirebbe tutti i diritti che ci sono. Risposta (banale): la coppia non è religiosa e/o non può sposarsi. Risposta (banale) alla risposta: i matrimoni si fanno anche in comune.

Altra obiezione: si ma io non posso sposarmi perchè sto divorziando. Oppure: io sono divorziato/a, ho passato momenti d’inferno e non intendo più sposarmi, per non correre il rishio di perdere altri anni negli studi di avvocati.
Benissimo, ma allora la cosa da fare non è creare altre leggi, ma semplificare quelle esistenti, riguardanti il divorzio.
Per sposarti vai a fare due firme? E per divorziare facciamo altrettanto. Certo, non è così facile in quanto dal momento del matrimonio la coppia ha acquisito una serie di diritti/doveri in comune che sono sicuramente da regolamentare (per non parlare dei casi in cui c’è della prole).. però se è solo quello il problema secondo me si sta agendo nella direzione sbagliata.

Altra obiezione: si ma in questo modo si tutelano i figli. Ne ho parlato col mio amico Massimo, che ha una compagna e tre figli, e non è sposato. Lui mi ha confermato che i suoi figli sono tutelatissimi, non ha bisogno dei pacs, pertanto..
E il partner? Chi lo tutela? Beh, ripeto, c’è il matrimonio.

Mi sembra una cosa un po’ egoistica: voglio avere gli stessi DIRITTI di chi è sposato (casa, subentro, eredità, assistenza sanitaria ecc.) ma non gli stessi DOVERI e gli stessi SBATTIMENTI. E beh allora perchè poi uno dovrebbe sposarsi? Anzi se io fossi sposato chiederei di fare un downgrade ai pacs, eccheccavolo!!!

Altra obiezione: e le coppie omosessuali? A beh allora facciamo una legge che istiuisca i matrimoni omossessuali, ocsa c’entrano i pacs? Ma non nascondiamoci dietro a un dito.

Io sono… come si dice? liberale? liberista? libertario? Non lo so. Insomma io credo che, nei limiti della propria libertà, ognuno possa fare ciò che vuole. Quindi se uno vuole convivere, che conviva, se uno vuol sposare una persona del proprio sesso, che lo faccia. Il mio è un discorso di opportunità di fare una legge in più.

Ora sembra che questi pacs li facciano. Per me, personalmente, va bene. Come ho spiegato non sono contro chi si vuole pacsare (anzi !), ma la ritengo una “furbata”, una scappatoia. E da buon italiano sono quindi favorevole: il giorno del poi del mese del mai che incontrerò una fanciulla disposta a vivere con me, col piffero che la sposo, perchè dovrei? Per spendere un mucchio di soldi e impelagarmi in una miriade di leggi e leggine? Ma va.

Lo so che sembra strano che prima pare che sono contro e poi a favore. Il riassunto del mio pensiero è: i pacs sono un surrogato “light” del matrimonio, a questo punto converrebbe modificare la legge sul matrimonio e sul divorzio. Se poi in parlamento non hanno voglia di faticare e faranno s’ti pacs.. e va beh allora usiamoli.

Ne avevo discusso anche con gli amici di Lomb.it

http://www.lomb.it/index.php?status=&sub=10192&giorno=2006-12-03

Patente

Ho letto che il ministro Bianchi vuole introdurre nuove norme che renderanno più difficile ai neopatentati poter usare macchine potenti. Lodevole iniziativa, ma io in aggiunta avrei altre idee.

Per prima cosa farei fare un po’ di scuola guida anche a chi la patente l’ha presa da tanti anni, perchè molte volte si hanno cattive abitudini, si dimenticano le cose, e non si è aggiornati sulle nuove norme. Quindi una specie di “corso di aggiornamento”.

E poi pensavo ad un’altra cosa: cosa ti insegnano a scuola guida? Semplice: tutto quello che devi fare per guidare bene. Stop. E qui, secondo me, manca una importantissima parte: cosa fare quando stai guidando male. Mi spiego meglio: non ti spiegano cosa fare quando la macchina sbanda; quando devi ridurre la velocità in poco spazio; quando c’è la neve, la nebbia…

Dovrebbero mostrare che è pericoloso guidare forte in città, perchè un bambino in bicicletta potrebbe sempre uscirea di colpo. Dovrebbero far provare a “tenere” una macchina in acquaplannig, ecc. Altrimenti se di queste cose non si parla o non si fa pratica, quando si presentano il guidatore non sa come comportarsi.

Precari

A Roma hanno manifestato contro il precariato.

Il precariato è una piaga moderna. Il Mc Job ha fatto scuola e oramai il metodo preferito di assunzione è proprio quello temporaneo. Succede così che ci sono persone che lavorano per anni nello stesso posto con un contratto di lavoro temporaneo che oltre al problema (anche psicologico) della precarietà non offre le dovute garanzie.

Ho conosciuto tanti ragazzi assunti con contratti a termine, che avevano tanti problemi. Per esempio non si potevano permettere di comprare il computer portatile (che gli sarebbe servito per il lavoro, tra l’altro) a rate, perchè non si fanno finanziamenti ai precari. Ma la vera grana è per quelli che magari ragazzi non sono più, e magari hanno una famiglia, dei figli, un mutuo, ecc. Come fai a vivere con l’idea che magari il 31 dicembre non ti rinnovano il contratto, e tuo figlio che fa le medie ti costa un capitale, e l’altro tuo figlio un po’ più grande ancora peggio, ha il motorino, la morosa, qualche spesuccia. E tua moglie con quel lavoro part time guadagna appena appena per fare la spesa al supermercato….

Però qual è la soluzione? Io sinceramente purtroppo non ne vedo (sempre ottimista eh?). Le ditte italiane lavorano ormai in un mercato mondiale e quindi, per rimanere competitivi, devono utilizzare queste formule di flessibilità. Ovviamente c’è chi poi ne approfitta e ne abusa. Non so come, ma qualche metodo burocratico per impedirlo potrebbero inventarlo (anche se poi fatta la legge trovato l’inganno). D’altronde non si può tornare al vecchio sogno del posto fisso, nel 2006 in Italia, in Europa, questo non è possibile. Ma visto che la virtù sta nel mezzo spero che si raggiunga una soluzione condivisibile dalla maggioranza dei lavoratori e delle imprese.

Perchè se è vero come è vero che le imprese sono il cuore dell’economia e sono quelle che tirano avanti la baracca chiamata Italia (alla facciazza di quelli come Visco), è anche vero che chi si fa il culo tutte le mattine sono i lavoratori. Compresi quelli precari.

Hard Disney

Cosa hanno combinato a Disneyland Paris?

Quei burloni che impersonano Minni, Topolino, Pippo, Pluto, ecc. hanno pensato bene, in un attimo di tranquillità, vi mimare atti sessuali, mentre un loro degno compare li stava riprendendo.

Ora il video sta girando su internet col nome di “Orgia dei Topolini” (lo so, adesso andrete tutti a cercarlo, vi dico solo che su YouTube l’hanno rimosso, ma lo troverete lo stesso in giro).

Pare che l’allegra brigata sia stata licenziata in tronco.

Limbo

Dal “QN Quotidiano Nazionale

Città del Vaticano, 7 ottOBRE 2006 – La Chiesa è orientata ad abolire il limbo, ma Benedetto XVI rimanda l’annuncio ufficiale almeno di due anni. Già Giovanni Paolo II si era espresso a favore dell’ eliminazione del luogo che accoglie le anime dei bambini morti senza aver ricevuto il battesimo, così come l’orientamento dei teologici del Vaticano va nella stessa direzione.
Ma chi si aspettava che Papa Benedetto XVI annunciasse ufficialmente l’abolizione del limbo è rimasto deluso. Papa Ratzinger prende infatti ancora tempo e rimanda l’annuncio di altri due anni.

Caspita, ci tolgono anche il limbo. Quindi tutti quelli che non sono nè carne nè pesce, che non sanno mai decidersi e che amano rimanere nel “limbo”, dal 2008 non potranno più farlo, dovranno scegliere: inferno o paradiso!

Limbo

No Logo

In negozio, tra le altre cose vendo scarpe sportive (sneakers), quelle che vengono anche chiamate “scarpe da ginnastica” e, tanto tempo fa, “scarpe da tennis” (El Purtava I Scarp Del TennisEnzo Jannacci)

L’altro giorno entra una signora di circa 50 anni, a chiedere un paio di scarpe per il marito e addocchia subito delle scarpe Nike, nere, col collo alto. Mi chiede il prezzo: 49 euro. Troppo, dice lei, suo marito le usa per lavoro, vuole spendere poco. Benissimo signora, ho scarpe da 40, 35, 30 euro! E non di sottomarche sconosciute, ma Puma, Adidas, Lotto, Le Coq Sportif (a chi sta sorridendo leggendo quest’ultimo brand dico di andare a controllarne i prezzi nei negozi specializzati, per non dire in Francia!!!).
Tornando al discorso: la signora trova un difetto per ogni modello che gli mostro: troppo alto, troppo basso, senza suola, troppo colorato, troppo bianco, troppo scuro, troppo pesante, troppo leggero, ecc.. e torna sempre su quel paio di Nike. Mi chiede più volte se posso dargliele al prezzo delle altre.
Signora, se vuole il “baffetto“, deve pagare di più. Se lo sapessoro gli strateghi dell’Adidas… Scarpe Adidas nuove di pacca, campionario Autunno inverno, non ancora uscite nei negozi a 35 euro NO e scarpe Nike in finta pelle, pesanti, modello di due anni fa 49 euro SI. La gente è matta, credete a me, quel baffetto se lo farebbero tatuare anche nelle parti intime, così godono di più.

Alla fine se ne va.
Torna il giorno dopo e ripete la stessa scena: Mio marito le usa per lavoro, voglio spendere poco… però voglio le Nike!
Anche io volevo spendere 15mila euro e volevo la Ferrari, ma non me l’hanno data!!! Così compra un paio di Puma.

Torna il giorno dopo ancora a cambiarle perchè la misura non è giusta e si decide finalmente a prendere le sue meravigliose Nike dandomi la differenza… e già perchè le Nike non fanno male ai piedi, sono Nike!!!

Ma razza di ignorantoni… Alla Nike dovrebbero dare il premio Nobel per l’economia, fanno scarpe di plastica in Cina, Vietnam e quei posti li, le vendono care come il fuoco…. e la gente le compra!!! Se Prodi fosse sponsorizzato Nike manderemmo giù anche la finanziaria.

Altro aneddoto: un’altra signora ha preso un Pile misura Junior che non le andava neanche bene, ha speso 30 euro anzichè venti degli altri pile perchè…. perchè sul davanti c’era il baffetto Nike!
Io ovviamente moralmente me ne frego, anzi pompo la cosa, perchè sono un commerciante e se la gente vuole un prodotto io gli vendo un prodotto, ma dentro di me penso sempre: “quanto siete coglioni“. E il bello è che poi sono convinti, mi dicono cose come “Ah, comode come le Silver non ce ne sono…”. Ma va caghèr.
Giustamente, se la gente brama per dare soldi alla Nike, la Nike deve prenderli, anzi tanto di cappello, sono dei maghi del marketing.

Avete letto No Logo di Naomi Klein? Se no, fatelo. Scoprirete per esempio che la ditta del baffetto non possiede neanche una fabbrichetta, ma solo uffici e laboratori di marketing, dove pensano alle campagne, alle sponsorizzazioni, alle iniziative, e un grappolo di designer che pensano ai nuovi modelli.
In pratica loro sono proprietari di una sola cosa: il marchio (e il baffetto).
Potrebbero fare della merda, marchiarla e venderla. E la venderebbero (vi ricordate la merda d’artista di Manzoni?).

Sono emblematiche le pubblicità di questi giorni che coinvolgono gli atleti della nazionale di calcio: alla tv ne ho vista una dove pubblicizzavano un gelato, una fantomatica “Coppa Cannavaro“, ma in realtà era la pubblicità Nike.
Ma la cosa che più mi ha allibito era la pubblicità a tutta pagina sulla Gazzetta. Era disegnato un armadio con braccia, testa, gambe e scarpe da calcio. E la scritta “Armadi Materazzi, testati contro le testate” (una roba del genere). Ho mostrato la pagina a mio papà, 76 anni e gli ho chiesto che pubblicità era, mi ha risposto: “NIKE“. Eh si, perchè in mezzo alle scritte faceva capolino il baffetto, anche se la parola “Nike” non compariva da nessuna parte. Allucinante, siamo plagiati. Tutti.

Siamo come i cani di Pavlov.

Extrapassaporto

Stavo leggendo un articolo su Vogheranews. Io lo dico da alcuni anni: un’idea per risparmiare sarebbe quella di procurarsi una cittadinanza straniera, ovviamente extracomunitaria, preferibilmente di un paese nordafricano o est-europeo. Dove sono i risparmi? Beh non paghi più multe, biglietti del tram, autobus, corriere, treni, metropolitana, non paghi parcheggi, canone rai, ecc. Inoltre puoi pretendere di passare davanti in molte file, specialmente in pronto soccorso. Con noncuranza… oppure con prepotenza, l’importante è il risultato. Tanto, cosa ti possono fare? Nulla.

a 90

Non è la sigla di una qualche autostrada, è la posizione in cui si sono messi i responsabili dell’annullamento di un’opera di Mozart a Berlino.

Motivo? Durante l’oopera venivamo mostrate le teste mozzate di Nettuno, Budda, Gesù e Maometto. E già, e allora per non offendere la sensibilità dei maomettani hanno annullato tutto.

Ma di Gesù Cristo non gliene fotte un cazzo a nessuno? E il povero Budda? E se io fossi un seguace di Nettuno, Giove e compagnia bella? Quasi quasi al primo che dice “per Bacco” gli butto una bomba in garage!

Ma qui stiamo sfiorando il ridicolo, l’autocensura. Perchè abbiamo PAURA ! Siamo sottomessi a questi ricatti ideologici. Io, tedesco, a Berlino, non posso rappresentare Mozart, grande esponente della musica “germanica” (visto che era austriaco), perchè ho paura delle ritorsioni. Come al solito per eccesso di antirazzismo si viene a creare un razzismo alla rovescia, dove i discriminati sono i padroni di casa.

Quasi quasi direi di distruggere tutte le chiese, perchè non si sa mai che qualcuno passi di qua e possa offendersi!!!

Il capo non sa nulla

Non vi sembra strano che l’ex capo della sicurezza Telecom, Giuliano Tavaroli, spiasse mezz’Italia e il Presidente Tronchetti Provera non ne sapesse niente di niente?

Non vi sembra strano che Lazio, Milan, Juventus, Fiorentina, Reggina, sono state condannate e solo un arbitro (De Santis)? Ci crediamo che il solo De Santis era in grado di sconvolgere le sorti del campionato?
Mi ricorda il caso in cui Vanni era stato condannato per essere il compagno di merende di Pacciani, mentre Pacciani era stato liberato. Fantastico.

Non vi sembra strano che Tanzi si stato arrestato per aver combinato casini in Parmalat, mentre Moggi e Giraudo solo deferiti alla giustizia sportiva? La Juventus è una spa o mi sbaglio? E per esempio Lotito non controlla una società queotata in borsa? Contro di lui nessun provvedimento? E gli azionisti chi li tutela?

Vi ricordate quando il povero Citaristi si è preso tutte le colpe per aver preso tangenti per conto della Democrazia Cristiana? E volevano farci credre che i vertici DC non ne sapessero nulla.

Ragazzi viviamo in un mondo di barzellette. Ci fanno credere che fanno le guerre per difendere le libertà e i diritti dei poveracci, e invece le fanno per il petrolio.
Tutti i grandi TG, radio e quotidiani ci dicono solo quello che vogliamo sentirci dire, perchè “vende”… e noi continuiamo a viere nel mondo delle favole.

Se tutto va bene è merito del capo, se tutto va male, il capo non sa nulla.

Spioni

Logo olimpico

Da piccolo mi hanno insegnato che il logo olimpico era composto da cinque cerchi colorati su sfondo bianco. Mi avevano anche detto che ogni cerchio rappresentava uno dei cinque continenti.

Europa, Africa, America, Asia, Oceania.

Mercoledì sono stato a Sestriere e giovedì a Torino. In ogni angolo, ovunque, dappertutto, su tutti i lampioni, striscioni, ecc ecc. vedevo il seguente simbolo: cinque cerchi bianchi su sfondo rosso. Chiedete a chi è stato nei siti olimpici: lo vedi ovunque quel simbolo!

Anche addosso agli atleti:

Ora, mi viene un leggerissimo sospetto: ma bianco su fondo rosso non è che per caso assomiglia a uno dei principali sponsor delle Olimpiadi, quello che vende bibite gassate? Quello che è riuscito a far giocare le Olimpiadi del centenario a casa propria (ad Atlanta) ?

Attenzione: io non ho nulla di nulla contro la coca-cola, che bevo e che mi piace, ma mi disturba che addirittura il logo delle Olimpiadi sia modificato per compiacere a qualcuno !!

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