(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Il suono del silenzio

Hello, darkness, my old friend. I’ve come to talk with you again because a vision softly creeping left its seeds while I was sleeping and the vision that was planted in my brain still remains within the sound of silence

LEZIONI DI STILE VOL 2: TENTATIVO DI UNDERBEAT

Lezioni di stile Vol 1: RIMA BACIATA

Santa voglia di vivere

E qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure, e cancello il tuo nome dalla mia facciata, e confondo i miei alibi e le tue ragioni, i miei alibi e le tue ragioni.

Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente, ma uno zingaro è un trucco. E un futuro invadente, fossi stato un po’ più giovane, l’avrei distrutto con la fantasia, l’avrei stracciato con la fantasia.
 
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. Ancora I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo, li puoi nascondere o giocare come vuoi o farli rimanere buoni amici come noi.
 
Santa voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel. Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi se per caso avevo ancora quella foto in cui tu sorridevi e non guardavi. Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona.
E quando io, senza capire, ho detto sì. Hai detto "E’ tutto quel che hai di me". È tutto quel che ho di te.
 
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro. Ancora I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo, li puoi nascondere o giocare con chi vuoi o farli rimanere buoni amici come noi.

Milanomilano?

Milano vicino all’Europa

Milano che banche che cambi

Milano gambe aperte

Milano che ride e si diverte

Milano a teatro

un ole’ da torero

Milano che quando piange

piange davvero

Milano Carabinieri Polizia

che ti guardano severi

chiudi gli occhi e voli via

Milano a portata di mano

ti fa una domanda in tedesco

e ti risponde in siciliano

poi Milan e Benfica

Milano che fatica

Milano sempre pronta al Natale

che quando passa piange

e ci rimane male

Milano sguardo maligno di Dio

zucchero e catrame

Milano ogni volta

che mi tocca di venire

mi prendi allo stomaco

mi fai morire

Milano senza fortuna

mi porti con te

sotto terra o sulla luna

Milano tre milioni

respiro di un polmone solo

che come un uccello

gli sparino

ma anche riprende il volo

Milano lontana dal cielo

tra la vita e la morte

continua il tuo mistero

Milano tre milioni

respiro di un polmone solo

che come un uccello

gli sparino

ma anche riprende il volo

Milano perduta dal cielo

tra la vita e la morte

continua il tuo mistero

Il Partito

Ma tu continua pure ad invecchiare convinto (si convinto), convinto che il partito è l’unica soluzione. Ma che rivoluzione e rivoluzione, è ormai banale quella. La lotta oggi va condotta col partito all’interno delle strutture.
Perché il partito ti può aiutare
perché il partito ti può garantire
perché il partito è una conquista sociale
perché il partito è un’istituzione
ma che rivoluzione e rivoluzione
riforme ci vogliono riforme
sanitaria agraria tributaria fiscale sociale

V.R. 1978

 

Cosa ballavo a 18 anni

Nel post che potete leggere cliccando qui potete scoprire le orribili musiche che mettevano in discoteca quando avevo circa 18 anni. Di alcune non avevo trovato il video su youtube, ma adesso li ho trovati, quindi ecco questa "seconda puntata":

Total Groove – Reanimator. Questa c’era anche nel juke-box (che mezzo obsoleto) del Kursaal, e siccome era uno dei 3 o 4 pezzi techno io e i miei soci truzzi la mettevamo sempre.

Robert Armani – Ambulanza. Questa la ascoltavo sempre al Deejay Time con Albertino su Radio Deejay. Vai Alba, bella lì, piaac!

Datura – Yerba del Diablo. Dei Datura ne ho parlato in un apposito post: cliccate qui per leggerlo. Sempre bravissimi.

Plutone – Final Exit. Quando si parla di techno anni ’90 si parla di zanzarismo. E questo era lo zanzarismo scratchato. Top !

Deee Maestro – Deee Concerto. La cosa forte della musica elettronica di quegli anni è che c’erano dei pezzi, come questo, che fondamentalmente non c’entravano nulla. Ma molto belli. Questo poi nonostante il nome "italiano" era del Belgio.

Mig 29 – Mig 29. Ah, questo spaccava! Cavoli se spaccava. Oh si se spaccava di brutto!

Techno Twins – It’s a crime. Molto acida.

Game Boys – Tetris. Echisseladimentica: la trasposizione in salsa dance della musichetta del gioco Tetris. Penso di averla ballata un fantastilione di volte. Io e io mio socio avevamo anche "inventato" un modo di ballarla. Eh si perchè a quei tempi ci si sbizzarriva a inventarsi i modi per ballare la techno hehehehe.

Control Unit – Ti sei bevuto il cervello. Grande pezzo di Alberto di Molfetta, in arte… Albertino! Qui nella versione remixata da Digital Boy (quello di "This is muthafucker"), poi c’era quella remixata da Mastertechno (che era sempre il belga di Deee Concerto, cambiavano i nomi dei progetti ma i personaggi erano sempre quelli. Col nome di Mastertechno ha firmato uno dei miei pezzi preferiti, My Noise, che trovate qui. Ai tempi quel pezzo lo chiamavano "Volume 2" perché era sempre nel juke box del Kursaal e il disco aveva quella denominazione. In realtà era una mini raccolta e il titolo preciso del pezzo è, appunto, "My Noise". In quegli anni, in alcuni ambienti, "Mastertechno" è stato anche un mio appellativo.

Do it! – Attenzione. Un altro pezzo del duo Albertino e Molella.

Anticappella – 2/231. Di questo pezzo sono praticamente innamorato, perché è stato uno dei primi pezzi techno (infatti è del 1991) e uno di quelli che mi ha fatto vivere quella magia della musica elettronica (insieme a "James Brown is Dead", "Who is Elvis?" e il già citato "Muthafucker". Musica nuova, sconvolgente, che piaceva a pochi, che rompeva gli schemi, che era creata da strumenti artificiali e forse per quello più affine al mio mondo (io non sono in grado di suonare alcunché, ma mi dilettavo con i computer), e poi, che dire, ragazzi, mi prendeva nel sangue, nelle viscere, io potevo passare ore e ore ad ascoltare e ballare quella musica. Il mondo scompariva, c’era solo musica, amici, felicità, volevi che non finisse mai. Adesso può anche piacermi qualche canzone, magari le ascolto, ma quella sensazione di essere "rapito" dalla musica che balli non è mai più capitata.
ps il titolo della canzone, per la precisione è "due radice quadrata di duecentotrentuno", ma non avevo voglia di cercare il simbolo della radice per scrivere il titolo…

Accidenti

Se c’è una bella al mondo sei più bella tu. Se c’è chi è troppo bella tu lo sei di più. Sei qui davanti a me ma non mi sembra vero. Accidenti come sei bella. Tu mi guardi negli occhi con un sorriso e mi dici sussurrando piano piano. Me non esagerare che non è vero. Sei proprio carina davvero. Accidenti come sei bella. Accidenti come sei bella. Sei bella come quando l’acqua viene giù. Sei bella anche di più. Sei bella anche di più. Poi guardandoti negli occhi. Non importa che mi tocchi. Basta che mi stai vicino. Io sto fermo e non respiro. Più ti guardo e mi consolo. Sei più bella che in un sogno. Quasi non mi sembra vero. Sei la mia metà del cielo. Sei la mia metà del cielo. Se c’è una bella al mondo sei più bella tu. Se c’è chi è troppo bella tu lo sei di più. Sei qui davanti a me ma non mi sembra vero. Accidenti come sei bella. Accidenti come sei bella. Accidenti come sei bella. Sei bella come quando l’acqua viene giù. Poi guardandoti negli occhi. Non importa che mi tocchi. Basta che mi stai vicino. Io sto fermo e non respiro. Più ti guardo e mi consolo. Sei più bella che in un sogno. Quasi non mi sembra vero. Poi guardandoti negli occhi. Non importa che mi tocchi. Basta che mi stai vicino. Io sto fermo e non respiro.

Andare in auto e ascoltare la musica

Le 10 canzoni più ascoltate

Ecco la classifica delle canzoni da me più ascoltare da un anno a questa parte:

Al decimo posto troviamo Gue Pequeno (con Marracash) in un brano del settembre 2013 da solista: "Brivido".
Appena sopra, nono posto, Adele con "Skyfall". La canzone non è attuale (2012), ma il fatto che dica che ti cade il cielo addosso me l’ha fatta ascoltare parecchio.
Salendo all’ottavo piano un’altra canzone del 2012, ma stavolta il motivo è l’opposto: mi da molta carica. E’ una produzione di David Guetta cantata da Sia: "She Wolf".
Al settimo posto la canzone dell’estate. Anche questa è vecchia (Grammy per il Best Remix nel 2007), ma la "pompavo" nello stereo della 500 ad agosto. "Bring the noise", il remix di Benny Benassi del vecchio pezzo dei Public Enemy. Molto molto "power" !
Sesto posto una canzone recente, dei Club Dogo con Arisa: "Fragili". Molto bella. Certo che i Dogo ultimamente spaccano.
Quinto posto per un intramontabile Vasco Rossi (attendendo di prendere il nuovo disco) con "Dannate Nuvole".
Quarto posto per Nerone, rapper milanese, con Nitro. Per chi non lo conoscesse ancora consiglio di vedere (o rivedere) MTV SPIT (campione 2014). Il brano è "Lasciami solo".
Finora avrete notato tanti pezzi rap, chissà il podio. Invece no, i primi tre posti sono occupati da pezzi di musica più o meno elettronica.
Dico più o meno perchè al terzo posto dei più ascoltati ci sono i Daft Punk, paladini e campioni europei dell’elettronica, che però in questo ultimo album hanno inserito sonorità molto pop. Il pezzo è ovviamente "Get Lucky"
E al secondo posto? Un amico del Daft Punk che per nientepopodimeno che Google ha crato questo pezzo: "Racer" (che è anche la mia suoneria del cell) di Giorgio Moroder.

E al primo posto? Qual è la canzone che ho ascoltato di più da un anno a questa parte? I terzi e i il secondo, cioè Daft Punk con "Giorgio by Moroder"

Non è necessariamente la classifica delle canzoni che mi piacciono di più, solo e semplicemtne quelle che più ho ascoltato, quindi che probabilmente rispecchiavano il mio stato d’animo in quei momenti.
 

In questo momento quali sono le più ascoltate? Beh, Fedez (e Francesca Michielin) con "Magnifico", Lucio Dalla (tutti i suoi grandi successi, tipo "Tu non mi basti mai", e poi volo nella notte di Ibiza con Watermät e la sua "Bullit"

Stagioni

Poi le cose presero un’altra piega
Rigoni comprò a credito del materiale rubato
Non pagò
e non credo avesse intenzione di farlo
Piombarono di notte a casa i creditori
ubriachi fradici
Sfondarono la porta d’ingresso a calci
e lo massacrarono di botte
Perse del sangue
l’uso della mandibola per qualche giorno
e per un paio di settimane
la voglia di vivere
Ma quell’estate era stata formidabile
Eravamo al massimo della forma
Io e Leo avevamo portato a casa una cassa di champagne
trovata in qualche angolo durante lo sgombero di una cantina
Bottiglie già scadute
che andavano alla testa appena dopo due sorsi
Passavamo i pomeriggi in cucina
Il sudore ci colava addosso
Rigoni teneva banco
le guance infuocate
Eravamo la cornice di un romanzo medievale
Noi
gli eletti
riuniti in una casa che cadeva a pezzi
immersi nel silenzio dei pomeriggi d’agosto
e fuori
fuori la peste

Il vuoto dentro di noi

Moto da cross
tu eri capace e io no
zundapp su in due,
io e te
cercando la tettona a Barona che
non c’era mai (seeeeeeee)
Tosti da Dio
convinti che il futuro era nostro
a casa mia, io e te
a ridere dei porno di mio papà
che "pirle" noi due
Poi col tempo forse ti ho perso un po’
ti vedevo in giro a sbatterti
mi chiamavi solo per prestiti
ti guardavo in faccia e non eri tu
Cumuli di roba e di spade
per riempire il vuoto dentro di noi
cumuli di cazzi tuoi
per riempire il vuoto nei cazzi tuoi
cumuli di roba e di spade
per dividere le linee tra noi
cumuli di brutte storie
il vecchio "figlio di puttana" dov’è!
Il martedì
di carnevale a uova e farina
seduti lì, io e te
a far brillare raudi e micette e poi
scappare da Dio (seeeeeee)
Le donne e noi
amare una e dopo due giorni
rompersi già, si perché
per noi la compagnia era tutto e più
una necessità
Poi col tempo forse ti ho perso un po’
ti vedevo in giro a sbatterti
mi chiamavi solo per prestiti
ti guardavo in faccia e non eri tu
Cumuli di roba e di spade
per riempire il vuoto dentro di noi
cumuli di cazzi tuoi
per riempire il vuoto nei cazzi tuoi
cumuli di roba e di spade
per dividere le linee tra noi
cumuli di brutte storie
il vecchio "figlio di puttana" dov’è!
Eccoti qui
contento che ti abbiamo aspettato
racconta un po’, che cos’è
che ti facevan fare in comunità
siam fieri di te (seeeeeee)
Si che lo so
che c’è ogni tanto la tentazione
ti passerà, si però
il vuoto credo che non si riempia mai
per tutti è così
Si perché è un po’ il vuoto di tutti noi
ci sbattiamo tanto per chiuderlo
ci proviamo e non ci riusciamo mai
allora tanto vale conviverci

Cumuli di roba e di spade
non ti servono a un cazzo lo sai
cumuli di cazzi tuoi
ci son sempre e cancellarli non puoi
cumuli di roba e di spade
non ti riempiono quel vuoto lo sai
tanto quello non si riempie mai
perché forse fa un po’ parte di noi

Ti porto via con me

In questa notte fantastica che tutto sembra possibile mentre nel cielo si arrampica un desiderio invincibile che lascia una scia, come astronave lanciata a cercare una via verso una nuova dimensione un’illuminazione…

In questa notte fantastica in questo inizio del mondo i nostri sguardi si cercano con ali fatte di musica

Posso toccare il cielo lo posso fare per davvero lascia che questa atmosfera ti porti con sé non c’è più niente da perdere

Ti porto via con me in questa notte fantastica ti porto via con me ribalteremo il mondo oh-o-o

Una cascata di bassi che fanno vibrare la spina dorsale una manciata di ore da metterci dentro il delirio totale due come noi che si fondono per diventare una nota sola due come noi che si cercano dentro una musica… nuova dentro una macchina suona una ritmica forte si sente da fuori un temporale elettronico lava la polvere dai cuori DJ suona musica buona BPM uno tre zero respira… respiro…Ti porto via con me!

In questa notte fantastica di questo inizio del mondo con mille storie che nascono e mille amori che esplodono in mezzo alla via fanno una luce più forte del sole in questo spazio elettronico posso toccare il cielo!

Ti porto via con me in questa notte fantastica ti porto via con me ribalteremo il mondo una cascata di bassi che spingono il mondo ad un nuovo mattino donna che danza la notte fa nascere il sole e ti sento vicino come filmare una scena per dire chi siamo su un altro pianeta in questa parte di mondo la strada finisce… comincia la vita Senti il dolore si scioglie nel tempo che scorre e che scivola via non resterò qui a guardare ho già iniziato a viaggiare

Ti porto via con me ti porto via con me uoh-o-o ti porto via con me ribalteremo il mondo Ti porto via con me ti porto via con me ti porto via con me ribalteremo il mondo-o-o Oh oh-o oh-o oh-o-o-o eh Oh oh-o oh-o, oh oh oh oh Oh oh-o oh-o oh-o-o-o Oh oh-o oh-o

Ti porto via con me


Canaletto – Il Bucintoro al Molo il giorno dell’Ascensione
(1740 circa, Torino, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli)

Video sui navigli

Vi ricordate queste tre canzoni? Non notate che si qualcosa di leggermente simile nei tre video?

Non lo so più

La mia nuova "fatica" (si fa x dire)

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