fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

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Capodanno Cinese

Fabio, Valentina e Leo sono stati a Milano per assistere ai festeggiamenti del capodanno cinese all’arco della pace al parco Sempione.
Cosa avranno visto di bello? Spoiler: nulla.

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La casa di paglia

Un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove la passione per la natura e la buona cucina si fondono in un’esperienza unica. Vi consiglio di visitare l’agriturismo La Casa di Paglia a Costa Galeazzi, nel cuore dell’Oltrepò Pavese.
Qualche tempo fa, su consiglio di cari amici, io e la mia famiglia abbiamo varcato la soglia di questo posto incantato, e siamo stati subito rapiti dalla sua atmosfera magica. Ad accoglierci c’era Alain, un padrone di casa che con la sua passione e il suo entusiasmo ci ha fatto sentire subito a nostro agio.
Alain ci ha raccontato la storia di come lui e sua moglie Viviana, stanchi della frenesia della vita milanese, abbiano deciso di cambiare vita e di inseguire il loro sogno: costruire una casa di paglia, un luogo dove “slow life” e sostenibilità fossero i valori fondanti. Ebbene sì, avete capito bene: la casa è davvero costruita con la paglia, un materiale naturale, ecologico e dalle incredibili proprietà isolanti.
Mentre gustavamo le prelibatezze della cena, Alain ci ha svelato i segreti della costruzione in paglia, una tecnica antica quanto innovativa, che garantisce edifici resistenti ai terremoti, ignifughi e con un’efficienza energetica di classe A+.
Ma veniamo alla cena, un vero e proprio tripudio di sapori autentici, preparati con amore e con ingredienti a km 0. Piatti semplici ma ricercati, che esaltano i prodotti del territorio e che ci hanno fatto riscoprire il gusto della vera cucina casalinga.
La Casa di Paglia non è solo un ristorante, è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, un viaggio nel cuore della tradizione e dell’innovazione, un luogo dove l’amore per la terra e per il buon cibo si incontrano in un connubio perfetto.
Non ho scattato foto, lo ammetto. Volevo vivere appieno ogni istante di questa serata speciale, custodendo nel cuore i sapori, i profumi e le emozioni che La Casa di Paglia mi ha regalato.

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AN AMERICAN TRIP 7

LA VALLE DELLA MORTE
Siamo partiti da LA, abbiamo lasciato la città e ci siamo fermati in una località per fare la spesa nel nostro fido Walmart di fiducia.
Poi 5 ore di strada nel nulla. Le classiche strade americane dove vai vai vai vai vai vai vai. A destra non c’è nulla, a sinistra non c’è nulla, davanti non c’è nulla e dietro non c’è nulla. Non un paese, non una casa, non un negozio, non una persona, nulla !
Siamo arrivati finalmente nella Valle della Morte, dove la quota sale fino a 1500 metri, per poi scendere sotto il livello del mare. Al Furnace Creek Visitor Center c’erano 50 gradi. CINQUANTA. Abbiamo comprato la tessera parchi che ha validità annuale, e anche il “passaporto” dove mettere tutti i timbri dei vari parchi nazionali.
Ci siamo diretto verso il Badwater Basin, un lago salato preistorico prosciugato che da lontano ti pare acqua, ma in realtà è fatto di sale. Lungo la strada c’era un tizio che faceva jogging. Giuro. Cinquanta gradi. E quello correva. Serio! Nel nulla, tra l’altro, roba che se gli fosse venuto uno sciopone non avresti neanche saputo come soccorrerlo.
Abbiamo fatto un giro nel sale, posto spettacolare. Io e Leo saltabeccavamo, Valentina invece ha accusato parecchio.
Tappa successiva: Artist’s Palette, dove ho fatto meravigliosi selfie con rocce colorate. C’è stato anche George Lucas a girare delle scene di Star Wars.
Dopodichè allo Zabriskie Point dove io e Leo ci siamo avventurati fino al punto panoramico (Valentina era ancora sconvolta dal caldo, un po’ come il mio cellulare che ogni tanto si spegneva causa surriscaldamento) per fare delle splendide foto.
L’ultimo posto era Dante’s View, che è una montagna esattamente a picco sul Badwater Basin. Il caldo era calato in quanto ormai era sera ed è venuto buio pesto. L’idea di essere comunque in un deserto, nel nulla, lontano da tutto e da tutti non è per niente rassicurante quando scende la notte: se per caso ti si ferma la macchina? Ciaone! Così abbiamo cercato di non essere gli ultimi a partire.
Tornando, al visitor center ho fatto benzina alla modica cifra di 6 dollari al gallone (sticavoli), poi abbiamo svalicato (e approdati in Nevada) in direzione Beatty, dove dopo miglia e miglia di strada dritta, il nostro motel ci ha accolti con dei bei lettoni morbidoni.

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Forte Diamante

Sono salito fino al Forte Diamante partendo da Brignole.

Un bel giorno ho preso il treno da Voghera e mi sono lasciato alle spalle freddo e nebbia e sono sceso alla stazione di Genova Piazza Brignole. Da qui si prendono scale e strade in salita che ti portano nella Staglieno alta. A questo punto partono dei sentieri e delle sterrate che ti portano fino al Forte Diamante.

Uno stupendo percorso mare-monti come solo la Liguria ti può regalare, salita anche poco impegnativa se vogliamo dirla tutta.

La salita l’ho fatta in tutta calma facendo pause e tante foto. Durante la discesa ho deciso di andare a Principe (tanto i tempi sono gli stessi), correndo come un matto per prendere il treno. Quando scendi e vedi la Lanterna con il sole che sta già calando… pura poesia.

Una volta sul treno mi sono reso conto che nei primi chilometri, guardando in alto a destra si vede..il Forte Diamante! 50 anni che prendo quei treni e non me ne ero mai reso conto!

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Comfort

Se ti metti alla prova (per usare una frase abusata: “esci dalla tua zona di comfort”) e dimostri a te stesso di essere in grado di poter superare delle, seppur piccole, prove, la tua autostima non può che crescere e questo ti dà la carica per metterti alla prova con altre sfide.

Può sembrare banale, ma funziona!

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Angelo Duro e i bambini

Ogni tanto la pubblicità su carta stampata riesce ancora a colpirmi.
In fondo alla pagina completamente bianca sul Corriere della Sera di oggi c’è scritto: “Non ho bisogno di fare pubblicità al mio film. Ho comprato questa pagina per farci disegnare i vostri figli. Vi saluto. Angelo Duro”
Al di là dell’intento promozionale, mi ha fatto sorridere l’idea di vedere un bel disegno di mio figlio in mezzo a tante notizie così seriose su guerre, finanza, disastri, polemiche, ecc.
Io voto 8 per Angelo Duro (e per la sua agenzia marketing)

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Pigia Pigia

“Un pigia pigia nella valigia e qualche cosa racconterai.
il mare e il cielo li hai visti davvero e qualche scusa inventerai…”

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da Lodi a Mazara del Vallo tutti conoscono Ivo del Brallo

Successo il 22 gennaio 2025: ero a Milano, 7 e 30 del mattino, orario insolito per un incontro tra vari professionisti e imprenditori: avvocati, edili, architetti, editori, nutrizionisti, fotografi, personale trainer, consulenti finanziari, informatici, giardinieri, e chi più ne ha più ne metta. Parlo di me e della mia attività e ad un certo punto in due mi dicono: ma tu sei IVO DEL BRALLO?
Per la serie “quanto è piccolo il mondo” e per fare capire quanto Brallo aveva portato Ivo in giro per l’Italia, che basta dire la parola “Brallo” per fare scattare il collegamento con “Ivo”

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Colli Verdi

Uscire dal metro quadro dove ogni cosa sembra dovuta, guardare dentro alle cose: c’è una realtà sconosciuta che chiede soltanto un modo per venir fuori a veder le stelle
e vivere l’esperienze sulla mia pelle, sulla mia pelle.
Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo

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La ragazza col turbante

Oggi ho tentato una cosa molto difficile: La ragazza col turbante, altresì nota come Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer. Mi ha sempre affascinato perché mi dà l’idea che la ragazza non sia in posa, ma nella mia immaginazione è girata quasi di schiena e si volta come a un richiamo del pittore, un po’ stupita e un po’ divertita dal vedere che la sta ritraendo.

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Anello di Torre degli Alberi

A dicembre ho fatto una bella piccola escursione ad anello con partenza ed arrivo a Torre degli Alberi, in pieno Oltrepó Pavese.

Ecco il videoracconto

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R & J

A lovestruck Romeo sang the streets a serenade
Laying everybody low with a love song that he made
Finds a streetlight, steps out of the shade
Says something like, “You and me, babe, how about it?”
Juliet says, “Hey, it’s Romeo, you nearly gave me a heart attack”
He’s underneath the window, she’s singing, “Hey, la, my boyfriend’s back
You shouldn’t come around here singing up at people like that
Anyway, what you gonna do about it?”

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Verona

“Non esiste mondo fuori dalle mura di Verona, ma solo purgatorio, tormento, inferno. Chi è bandito da qui è bandito dal mondo, e l’esilio dal mondo è la morte.”

Guglielmo Shakespeare

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Le mani sporche

Le mani sporche di terra
Sono limpide, trasparenti,
Non hanno bisogno di proclami
Perché si beano della sostanza
E non dell’apparenza
(Andrea Falchi)

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Anello Guardamonte – Grotte di San Ponzo – Ca’ del Monte

Un bel giro autunnale dalle parti di Ca’ del Monte e le grotte di San Ponzo

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